Marco Lutzu, Ntonobe. Musica e devozione popolare tra Sardegna e Guinea Equatoriale, PFTS University Press, 2020, pp. 180, euro 32,00

“Ntonobe” è un volume ricco in molti sensi. Innanzitutto, è ricco di registri narrativi diversi: l’efficace documentazione fotografica curata da Roberto Murgia che offre uno sguardo al contempo ampio e molto personale; le trascrizioni accurate di brani corali in fang accompagnati da xilofoni e tamburi, commentate e dotate di codice QR per ascoltarli dal canale Youtube “Marco Lutzu UniCa didattica”; gli otto testi che da angolature diverse contestualizzano ed entrano nel merito dello ntonobe, le musiche eseguite dai complessi vocali e strumentali che animano le liturgie della Chiesa cattolica in Guinea Equatoriale, un Paese dell’Africa centro-occidentale comparabile, per dimensioni e numerosità della popolazione, alla Sardegna. In secondo luogo, è generoso di spunti che invitano a prestare attenzione alla dimensione musicale collettiva della devozione popolare avvicinandoci al contesto fang e alle musiche liturgiche della Guinea Equatoriale, senza dimenticare le opportunità di osservazioni comparate, a partire dal contesto in cui è maturato il progetto di ricerca, la Sardegna. In tal senso, è anche occasione per affrontare quelli che Ignazio Macchiarella chiama (a pagina 14) “pregiudizi musicologici”, in particolare le espressioni musicali legate al cristianesimo, considerate di scarso interesse come ambito di studio in quanto troppo poco “autentiche”. Inoltre, la seconda parte del testo offre il resoconto di due esperienze di ricerca in Guinea Equatoriale realizzate nella seconda metà del 2019 da un gruppo transdisciplinare di ricercatori: padre Simon Pedro Ela Abang, originario della Guinea Equatoriale e parroco di Gadoni e Belvì (Sardegna); gli etnomusicologi Luigi Oliva e Marco Lutzu (curatore del volume e di questa parte del testo), il fotografo Roberto Murgia. Infine, è un esempio di come far fronte alle avversità: pochi giorni dopo il rientro dalla seconda visita in Guinea Equatoriale, a Marco Lutzu ha subito un furto che l’ha privato di tutta la documentazione meticolosamente raccolta grazie a tre telecamere e registrazioni multitraccia. A partire da alcuni materiali già condivisi con Luigi Oliva è stato ugualmente possibile redigere un lavoro molto interessante ed istruttivo a partire dai due soggiorni presso i fang, con un continuo e molto godibile rimando fra documenti sonori, fotografie e testi. Come chiarisce in apertura dell’interessante conversazione di presentazione del volume disponibile in YouTube, con questa ricerca Marco Lutzu ha avuto l’opportunità di rinnovare il suo interesse per i rapporti fra musica e religione cui ha già dedicato studi approfonditi a Cuba (nel video, dietro di lui sono ben visibili due tamburi bata) e in Sardegna. Prima delle note in merito all’esperienza di ricerca etnomusicologica corredate da trascrizioni ed esempi di figure ritmico-melodiche, Lutzu ha riportato per intero un articolo molto interessante scritto in spagnolo dal claretiano Crespo a proposito delle messe fang e di come il cattolicesimo abbia “convertito” oltre cento melodie del bacino del fiume Muni. L’articolo è inserito nel capitolo a carattere storico e musicologico redatto dallo stesso Lutzu sui fang e le musiche liturgiche in Guinea Equatoriale. Il testo ospita inoltre i contributi di Ignazio Macchiarella, S. E. Mons. Juan Matogo Oyana (con un testo in spagnolo sulle missioni cristiane fra il 1645 e il Concilio Vaticano II, 1965), P. Roberto Caria e P. Simon Pedro Ela Ncogo Abang. Quest’ultimo ha reso possibile la ricerca rivestendo un ruolo di mediazione, grazie ad un ruolo, ad un tempo, di “insider-outsider” rispetto al contesto in cui è stata raccolta la documentazione. Sullo sfondo rimane il tema dell’interazione tra diverse culture musicali all’interno delle asimmetrie generate dai processi di colonizzazione e dalle missioni. Oggi, questo processo che ha visto al centro i missionari cattolici compie un ciclo proprio con il progetto di ricerca e documentazione «Musica e devozione popolare tra Sardegna e Guinea Equatoriale» che è stato promosso dalla Pontificia Facoltà Teologica della Sardegna e realizzato in collaborazione con l’Università degli Studi di Cagliari: un esempio di come la ricerca etnomusicologica possa incontrare la riflessione teologica e la storia della Chiesa e delle azioni evangelizzazione e inculturazione. 


Alessio Surian

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