Charming Hostess – The Ginzburg Geography (Tzadik, 2022)/Lenka Lichtenberg – Thieves of Dreams/ Zloději snů. Songs of Theresienstadt’s Secret Poetess (Six Degrees, 2022)

Questi due album vengono da lontano e sono accomunati dalle profonde ferite inferte dal nazifascismo negli anni ’30 e ’40 del secolo scorso. Charming Hostess è un ensemble animato da Jewlia Eisenberg che, già affetta da una rara sindrome autoimmune durante la registrazione dell’album, non ha potuto vederne la pubblicazione: è morta l’11 marzo 2021. Già nel 2013, scriveva nel suo blog: “Con ‘The Ginzburg Geography’ spero di creare qualcosa che parli alla mente e allo spirito, offrendo un contesto ai curiosi e ispirazione a chi lavora per il cambiamento. Il mio obiettivo, come sempre, è quello di essere uno strumento di traduzione, quella in cui si guadagna qualcosa”. L’album ha mantenuto fede a quanto ideato dieci anni fa: “Attingerò agli scritti dei Ginzburg, sia pubblici che privati, per esplorare i viaggi di una coppia che ha sacrificato quasi tutto per lavorare per la giustizia”. La metafora progettuale è quella di una “cartografia radicale” sonora in grado di ripercorrere i viaggi d'amore, di resistenza, di esilio e di liberazione di Leone e Natalia Ginzburg: “utilizzare nuovi strumenti per creare mappe insolite con informazioni non tradizionali. ‘The Ginzburg Geography’ è una serie di mappe sonore che tracciano (…) il modo in cui i loro viaggi si collegano ai nostri” scrivendo e interpretando “nuova musica attingendo a: tradizioni regionali ebraiche italiane di Torino, Abruzzo e Roma; liturgia ebraica italiana (la più antica d'Europa, che rappresenta 2000 anni di vita della diaspora), canzoni antifasciste ebraiche italiane e inni alla resistenza”. Nel disco, a Jewlia Eisenberg si uniscono le voci di Cynthia Taylor, Ganda Suthivarakom, Marika Hughes (e all’occasione un coro con Nina Rolle, Nils Frykdahl, Dawn McCarthy, Dan Rathbun), oltre a Max Baloian al basso e alle chitarre, Dan Cantrell alla fisarmonica e alle tastiere, Jason Levis alle percussioni e nove musicisti ospiti. Alternando registri musicali diversi e la lingua italiana a quella inglese, Jewlia Eisenberg ha così musicato otto testi dei Ginzburg scritti fra il 1943 e il 1963, accostati ad una sua composizione, a “All you fascists bound to lose” di Woody Guthrie e a tre brani popolari italiani, fra cui “La Lega”. 
Per il suo album “Thieves of Dreams”, inciso con perizia insieme a diciotto musicisti, Lenka Lichtenberg (voce, piano, synth) si è immersa nella Cecoslovacchia e nella storia di deportazione della sua famiglia: “Quando mia madre Jana Renée e Friesova è venuta a mancare nel 2016, stavo mettendo in ordine la sua scrivania a Praga e ho scoperto due piccoli quaderni. Erano pieni di poesie che mia nonna, Anna Hana Friesova (1901-1987), aveva scritto nel campo di concentramento di Theresienstadt. (…) Davanti ai miei occhi c'erano pagine strappate con i sogni scritti a mano di mia nonna e i suoi incubi nel campo, storie che non mi ha mai raccontato. Così, mi sono imbarcata in una ricerca per condividere i suoi scritti dall' ‘inferno in terra’, per citare Primo Levi, e per riportare in vita la sua voce nel modo migliore che conoscessi: come musica, in un progetto che abbraccia otto decenni e tre generazioni”. I sedici brani mostrano una particolare sensibilità melodica e sono stati composti e arrangiati dalla stessa Lenka Lichtenberg, a volte in collaborazione con altri musicisti, e sono in grado di restituire all’ascoltatore una densa trama affettiva che invita ad immergersi nel libretto molto curato che riporta sia la copia di pagine scritte a mano da Anna Hana Friesova, sia la traduzione dei testi in inglese, preceduti da una toccante e documentata introduzione autobiografica scritta da Lenka Lichtenberg intitolata Ladri di sogni. 




Alessio Surian

Posta un commento

Nuova Vecchia