Paolo Fresu/Daniele Di Bonaventura/Pierpaolo Vacca – Tango Macondo (Tǔk Music/Ducale Music, 2021)

Colonna sonora dello spettacolo teatrale omonimo diretto da Giorgio Gallione ed ispirato al romanzo “Il venditore di metafore” di Salvatore Niffoi, architetto di professione e narratore per passione, “Tango Macondo” vede Paolo Fresu (tromba, flicorno, effetti e piano) alla guida di un trio atipico e nel contempo affascinante composto da due musicisti eclettici e di grande talento come Daniele Di Bonaventura (bandoneon, piano e effetti) e Pierpaolo Vacca (organetto e effetti) in grado di muoversi abilmente attraverso tradizioni musicali differenti. Si tratta di un lavoro concepito per essere parte centrale e determinante dell’azione scenica, ma l’ascolto è un piacere da non negarsi soprattutto se si è assistito alla pièce teatrale. Pubblicato in cd e in doppio vinile rosso trasparente 140 gr., il disco raccoglie dodici brani di cui nove originali firmati da Paolo Fresu e Daniele Di Bonaventura e le riletture di tre classici della tradizione tanguera interpretati dalle voci di Malika Ayane, Tosca ed Elisa. Nell’arco di cinquanta minuti si attraversano suoni, tradizioni e storie differenti che evocano in modo mirabile l’intreccio narrativo delle vicende di Matoforu che lo conducono da Mamoiada, in Barbagia, al Sud America dove fonda quella Macondo legata all’immaginifica ispirazione di Gabriel García Márquez. La tromba di Fresu giganteggia nel dialogo tra i due mantici, ora guidando la linea melodica ora insinuandosi nel fraseggio tra organetto e bandoneon. Sardegna e Sud America si incontrano, si scontrano e per confondersi in una voce unica che pervade le varie tracce. Ad aprire il disco è la superba rilettura di “Alguien le dice al Tango” di Luis Borges e Astor Piazzolla con la voce di Malika Ayane che brilla per intensità interpretativa. Si prosegue con “Il venditore di metafore” con la tromba di Fresu che dialoga con i mantici e l’elettronica per lasciare la scena al bandoneon e all’organetto in “Movimento Andino”. Se “Dumburudù/Dillu” è un’immersione nella tradizione del ballo sardo, la successiva “Macondo” è un gioiello di eleganza stilistica con la tromba di Fresu contrappuntata dagli interventi del pianoforte e dei mantici. Il vertice del disco arriva dal repertorio di Carlos Gardel con l’incantevole versione di “El dia que me quieras” con protagonista la voce di Tosca e il bandoneon di Di Bonaventura. La riflessiva e sommessa “Lenta Preghiera” ci riporta in Sardegna con gli echi della tradizione di “Ballu Tzoppu/Skamoiada” a cui segue il lirismo poetico della ballad “Il sogno delle case di specchio” in cui la tromba di Fresu ci regala un perfetto interplay con i mantici. L’ultimo brano cantato del disco è “Volver” ancora dal repertorio di Carlos Gardel ed affidata alla voce di Elisa che fa da preludio alla conclusiva e struggente “Tema di Matoforu e Anzelina” firmata da Fresu e a cui segue l’imperdibile bonus track “Stagioni” di Pierpaolo Vacca. “Tango Macondo” è, dunque, un disco di rara bellezza con l’ulteriore pregio di una registrazione impeccabile che esalta la spazialità e l’ambientazione sonora dei brani. 


Salvatore Esposito

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