Folkest. International Folk Music Festival. Premio Alberto Cesa. Teatro Miotto, Spilimbergo, dal 2 al 5 ottobre 2020

Lunedรฌ 5 ottobre, al Teatro Miotto di Spilimbergo, l’Orchestra lombarda Musica Spiccia si รจ aggiudicata il Premio Alberto Cesa, assegnato nell’ambito di Folkest, l’International Music Festival che dal 1979 porta la musica world in tutto il Friuli Venezia Giulia. Il premio รจ quanto mai meritato; infatti, senza nulla togliere agli altri sette partecipanti al concorso, la performance, lo spirito, l’allegria, la presenza scenica e soprattutto la forza della proposta culturale del gruppo, “immaginato e diretto” da Giulia Cavicchioni - musicista e insegnante di violino - hanno convinto con entusiasmo giuria critica e pubblico. รˆ bello sapere che il premio del nuovo Imaie (che consiste in un contributo economico per realizzare una tournรฉe) andrร  al lavoro di una associazione come il Baule dei Sogni, che realizzando un progetto come l’Orchestra ha saputo mettere insieme piรน generazioni e piรน realtร  sociali – con particolare attenzione alla disabilitร  e alle migrazioni – e lo ha fatto con spirito di coesione e con grande professionalitร . Musica Spiccia ha presentato infatti un programma musicale di grande potenza. E questa vittoria permette anche di aprire una riflessione sullo scopo ultimo di questi premi che in vari punti d’Italia cercano di ritrasmettere e diffondere e soprattutto fare incontrare proposte musicali, idee e arte.
Durante una delle cene dopo spettacolo, una musicista spiegava proprio l’importanza di avere fatto gruppo, di essersi lasciati coinvolgere tutti quanti dalla creativitร  degli altri. Spilimbergo รจ una cittadina di grande grazia e leggiadria. Nelle osterie si beve del buon vino e musicanti, critici, suonatori di ghironda, organetti e mandole si incontrano e seduti davanti a un cicchetto, parlano di suoni, confrontano esperienze, ipotizzano nuove strade da percorrere, e lo fanno con la stessa leggerezza con cui in altri bar si parla dell’ultima di campionato, con rispetto parlando. Si ride e si lavora e in Friuli non si puรฒ che parlare di storie di confine, di contraddizioni e di lingue, di Italia e di Austria Ungheria, di Istria e Capodistria e naturalmente di Pasolini. E tutto ciรฒ รจ favorito dalle molte proposte artistiche di questi giorni di inizio ottobre. Una tra le tante รจ stata quella di venerdรฌ 2 ottobre, che ha visto insieme, sul palco del Teatro Miotto, Edoardo De Angelis e Neri Marcorรจ. Il cantautore e l’attore hanno fatto una piacevole chiacchierata, ricca di aneddoti personali e di storie d’autore, tra una canzone di Gaber e una di Endrigo, tra Lucio Battisti e Francesco De Gregori, tra un brano di Edoardo e uno sketch comico di Marcorรฉ. Ad accompagnare sul palco le loro chitarre, l’organetto impeccabile e come sempre ricco e provvidenziale di Alessandro D’Alessandro. Alessandro รจ stato protagonista poi a Palazzo Tadea, nel pomeriggio del 3 ottobre, di “Canzoni irriverenti e reinterpretazioni per organetto “preparato” ed elettronica”; durante la performance ha annunciato la prossima uscita del suo primo disco da solista. 
Considerato tutto quello che ha fatto sentire al pubblico, non si puรฒ che essere impazienti di poterlo ascoltare. Imperdibile il piemontese Silvio Orlandi e le sue storie intorno alla Ghironda, a partire dal Medioevo: sul palco del Teatro Miotto sabato 3 e di nuovo a Palazzo Tadea domenica 4 ottobre, ha allietato con parole e suoni antichi la platea. Il premio alla carriera 2020 di Folkest รจ stato poi assegnato a Teresa De Sio. La cantautrice partenopea ha fatto un piccolo set a conclusione della prima serata dedicata al premio Alberto Cesa, con la consueta energia e con l’autorevolezza data dalla sua lunga e felice storia di canzone folk d’autrice. Ospiti della manifestazione anche i vincitori del Premio Cesa della passata edizione: gli eleganti Suonno d’Ajere, con il loro progetto sulla canzone classica napoletana e con la bellissima voce di Irene Scarpato. Il gruppo era stato protagonista lo scorso anno anche del Premio Andrea Parodi, gemellato con Folkest. E a proposito di questo, ospiti la stessa sera, domenica 4, anche i vincitori del Parodi 2019: Fanfara Station, il fenomenale gruppo tunisino che ha confermato ancora una volta l’importanza e la forza di una proposta artistica dirompente ed evocativa. Tra le due esibizioni, il set dai tratti popolari e dall’ispirazione cabarettistica del bravissimo Francesco Giunta, che ha saputo strappare piรน di una risata alla platea. Protagonista dell’ultima serata di lunedรฌ 5 Elena Ledda, accompagnata da Mauro Palmas e la sua mandola. รˆ quasi imbarazzante dover ricordare quanto sia addirittura indispensabile ascoltare entrambi, insieme e da soli, ogni volta che sia possibile: andrebbe fatto come fosse una terapia che prescriva dosi di bellezza. Un finale entusiasmante per Folkest, una realtร  che ha piรน di quaranta anni e che, come sempre accade, va avanti per la sua strada poggiandosi sulla forza e la tenacia di alcuni, quali Andrea e Gianni, e la gentilezza soave di persone come Anna. A conferma del fatto che nel nostro Paese, cosรฌ pieno di diversitร  anche solo spostandosi di pochi chilometri, in questo lungo stivale dove ogni sfumatura riesce a far cultura, se qualcosa unisce รจ proprio l’entusiasmo - declinato in tante lingue diverse - e la caparbietร  di operatori culturali che, costi quel che costi, sanno tirare fuori dal “baule” i “sogni”, come d’altronde hanno saputo fare i ragazzi di Musica Spiccia. 


Elisabetta Malantrucco
Foto di Elisabetta Malantrucco

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