Cantante e performer milanese, Camilla Barbarito vanta un articolato percorso artistico, speso tra il teatro sperimentale, lavorando, tra gli altri, con Paolo Rossi, Ivana Monti, Roberta Torre, Teatro delle Moire e Duccio Bellugi del Theatre du Soleil, e il canto, collaborando con Vladimir Denissenkov, Jovica Jovic, Nema Problema Orkestar e Musicamorfosi. In particolare, ha indirizzato la sua ricerca musicale verso la world music, esplorando le musiche popolari del Mediterraeo, spaziando dal fado portoghese al rebetiko, fino a toccare la musica Rom e quella balcanica. Il suo nuovo album “Sentimento Popolare” giunge a corollario di una intensa attività dal vivo che l’ha portata ad esibirsi non solo a Milano ma anche in altri luoghi, o per meglio dire nelle sue zone “liberate” dove il pubblico ha la capacità di recepire nel profondo la cultura popolare. Composto da tredici brani il disco ruota intorno al topos geografico e culturale dei Sud del mondo attraverso i quali la voce della Barbarito ci conduce con un approccio lontano dalla filologia e rivendicando una matrice non anglofona. Si parte dal cuore dell’America Latina con il canto yaravì “Carnaval De Guaranda” dal repertorio del duo equadoregno Benitez y Valencia nella quale la voce della cantante milanese è incorniciata dall’ottimo interplay tra la chitarra di Fabio Marconi e il flauto di Carlo Nicita, supportato dalla bella tessitura ritmica intessuta dal basso di Ivo Barbieri e dalla batteria di Alberto Pederneschi. Si prosegue con prima con una incursione nei sentieri della canzone d’autore con la bella rilettura di “Un anno d’amore” di Nino Ferrer, impreziosita dalla tromba di Raffaele Kohler e, poi, con la versione elettrica del rebetiko “I Mangues Then Iparhoun Pia” dal songbook di Haris Alexiou in cui spicca il sax di Andrea “Jimmy” Catagnoli. La sinuosa versione di “Retour A Napoli” ci introduce a “Kaigomai Kaigomai” dalla colonna sonora del film “Rembetiko” di Costas Farris ma è solo un momento perché poi si torna in America Latina e precisamente in Argentina con la travolgente versione di “Tango Negro” nella quale fa capolino la fisarmonica di Guido Baldoni. L’omaggio a Nino Rota di “Amarcord” fa da preludio al canto anticolonialista di “Niani Bagna” appresa durante un viaggio in Senegal dal cantante Maissà. Sul versante dei brani originali si segnala “Vin Muerte” un valzer su testo della mistica spagnola Santa Teresa d’Avila e l’intreccio tra una tammurriata campana e il canto delle olive lucano “Tirallallì”. Completano il disco il ricordo dell’occupazione tedesca della Grecia “Sinnefiasmeni Kiriaki”, la superba resa di “Chaje Shukarije” della cantante macedone Esma Redzepova e la conclusiva “Richiamo”, brano tradizionale campano. “Sentimento Popolare” è, dunque, un disco prezioso che svela il personale percorso di ricerca di Camilla Barbarito e il suo approccio originale alle sonorità world. Consigliato!
Salvatore Esposito
Tags:
Global Sounds