Nati tra il 1999 e il 2000 dal desiderio di Benedetto Vecchio di recuperare la tradizione musicale della propria terra, i Musicisti Basso Lazio vantano un articolato percorso artistico caratterizzato da una intensa attività live che li ha portati ad esibirsi in tutta Italia e all’estero, nonché da una ormai corposa produzione discografica nella quale spicca certamente il più recente “Tarantella Ribelle”. A distanza di tre anni da quest’ultimo, li ritroviamo con “Live in Aquinum”, disco dal vivo registrato durante il concerto del 30 luglio 2017, tenuto nell’area archeologica dei Aquinum, nel territorio di Castrocielo. In occasione di questo evento, voluto dal direttore degli scavi, il Prof. Giuseppe Ceraudo dell’Università del Salento, per rimarcare il profondo legame che la musica ha con il territorio, i Musicisti Basso Lazio hanno dato vita ad una loro nuova incarnazione, la MBL Orkestra composta dal frontman Benedetto Vecchio (voce, chitarre, mandolino), John Gianni Perilli (ciaramella, ciaramolla, sax, flauto traverso), , Gennaro Del Prete (chitarre), Marco Iamele (fiati, zampogna melodica, flauto dolce), Valentino Caprarelli (fisarmonica, zampogna), Alex Del Signore (basso elettrico, contrabbasso), Daniele Marinelli (percussioni, drum set), Americo Marinelli (pianoforte) ed impreziosita dalla partecipazione di Erasmo Petringa (violoncello). Composto da tredici brani, per lo più inediti ai quali si aggiungono alcuni classici del repertorio di MBL, il disco si caratterizza per la ricchezza e la cura del suono nel quale risalta l’utilizzo di strumenti della tradizione come la zampogna, la ciaramella e le tammorre nel dialogo con i suoni classici del vioncello e del pianoforte e quelli più moderni di basso elettrico e drum set. Dal punto di vista compositivo la scrittura dei brani attinge al repertorio popolare del Basso Lazio ed in particolare al ritmo della ballarella, declinandoli in una chiave contemporanea. Aperto dall’intreccio tra corde e percussioni di “Je te vulesse dà”, nella quale la critica al l’indifferenza si accompagna alla speranza per un futuro migliore, il disco ci regala subito uno dei suoi brani cardine la trascinante “Pizzica Brigante”, tutta giocata sul crescendo strumentale di voci, chitarra battente e tammorra. Si prosegue con il canto di lavoro “Sole Santo” che declina al futuro alcuni stilemi musicali e lirici della cultura contadina, e l’incursione nei territori del blues dell’inedito “Blue Sfus”. Lo strumentale “Monna Casale”, guidato dal dialogo tra pianoforte e corde, ci introduce poi a “Come na rosa” classico del repertorio di MBL che qui si giova dell’arrangiamento di respiro orchestrale. Il trittico con “Tammurriata per cello” con protagonista assoluto Erasmo Petringa, l’anthem “Tarantella Ribelle” e “Vogl’ girà gliù munn’” ci accompagnano verso il finale con lo strumentale “Trasparenze” che fa da preludio al ritmo accattivante di “Tarantella numerata” e “Balla cu me” altro classico del songbook di MBL. L’evocativa “Sulle Mainarde – Andò te ne vaje vent” suggella un lavoro che rappresenta certamente l’opera più compiuta di Benedetto Vecchio e i suoi MBL.
Salvatore Esposito
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