Formatosi presso il Conservatorio “A.Corelli” di Messina e primo sax tenore della Banda dell’Esercito Italiano, Pietro Cernuto è uno dei più apprezzati suonatori di friscaletto e ciarammedda a paru siciliana e ben noto tanto per la sua attività artistica con Unavantaluna, quanto per le diverse collaborazioni che hanno costellato la sua carriera. Ad arricchire la sua discografia sono due interessanti album “Duo Flöte-Orgel” con l’organista Grimoaldo Macchia e “FriscalettiAmo” con l’Orchestra “I Flauti di Toscanini” diretta da Paolo Totti, entrambi editi da GDE Edizioni Musicali. Si tratta di due lavori sostanzialmente differenti ma accomunati dall’obiettivo di esplorare le potenzialità espressive gli strumenti a fiato della tradizione siciliana nel confronto e nel dialogo con strumenti e repertori classici. Nato dalla grande amicizia e dalla reciproca stima che lega il musicista siciliano con l’organista Grimoaldo Macchia, il progetto “Duo Flüte-Orgel” è la realizzazione del sogno comune di dare vita ad un percorso di ricerca degli addentellati musicali che legano il friscaletto, la zampogna e l’organo, strumenti appartenenti (seppur con sfumature diverse) alla stessa famiglia degli aerofoni. Grazie alla collaborazione di Alessandro Valoriani, Stiftsorganist nel Monastero Benedettino in Engelberg (Svizzera) che custodisce due splendidi organi antichi, ha preso vita un disco di grande suggestione nel quale il repertorio spaziando, storicamente e musicalmente, dalla musica popolare al quella sacra per toccare composizioni originali, valorizza al massimo le possibilità timbriche e melodiche di ogni strumento. Mescolando brani proposti in duo e spaccati solisti, il disco si apre con l’elegante arrangiamento di Pietro Cernuto per friscaletto ed organo del “Concerto in Re Maggiore K314” di W.A. Mozart a cui seguono la ben nota “Gabriel’s Oboe” di Ennio Morricone dalla colonna sonora del film “Mission” ancora in duo e il solo di organo su “Allegro” dalla “Suite Musicale di Drottningholm” di J.H. Roman. Se l’”Adagio in Sol Minore” di Albinoni colpisce per l’eleganza timbrica e melodica, la successiva “Koncert Barock “Omaggio a Vivaldi” è una delle perle del disco per spessore compositivo e interpretativo.
Tra i momenti più intensi e toccanti del disco segnaliamo, poi, i brani dal repertorio sacro come “Ave Maria” di F. Schubert” e la preziosa “Sinfonia di Chiesa” di J.R. Roman con l’arrangiamento per organo solo di Macchia. Di ottima fattura sono anche le riletture di “Pavane Op.90” di Fauré e “Tanz Orgel” firmata da Cernuto, ma soprattutto l’ “Aria dalla Suite BwV1068” di J.S. Bach. “Introducton & Trumpet Tune in D (From a Voluntary Op.6/6)” di John Stanely per organo ci conduce verso il finale in cui scopriamo la superba versione di “Highland Cathedral”, l’omaggio a Haendel di “Haendalian” e “Sortie su le Salve Regina” di Macchia che completano un lavoro di grande spessore artistico e culturale. Di taglio leggermente diverso è, invece, “Friscalettiamo” nel quale si può ascoltare per la prima volta il sorprendente incontro tra il friscaletto di Pietro Cernuto e l’Orchestra “I Flauti di Toscanini” diretta da Paolo Totti, un ensemble di soli flauti traversi che vede protagonisti quello classico in do, il raro flauto contrabbasso passando per i bassi, i contralti e gli Albisiphone. L’ascolto svela un viaggio sonoro affascinante nel corso del quale si assiste all’abbraccio tra il flauto popolare e i suoi fratelli nobili che si confrontano attraverso un repertorio di brani originali e trascrizioni ad hoc che va da “Concerto in Re Maggiore K314” di W.A. Mozart a “Gabriel’s Oboe” di Morricone e “Haendeliana” già ascoltate in versione diversa in “Duo Flöte-Orgel” allo splendido “Adagio dal Concerto per Oboe in Re m” di A.Marcello e “Allegro Moderato dal Concerto in La m per Violino BWV 1041” di J.S. Bach passando per “Serenata da “Il canto del cigno D.957” di F. Schubert per toccare alcune composizioni di Pietro Cernuto nate per l’occasione come “Concerto”, “Friscalettiamo”, “Vivaldiana” e quel gioiello che è la tarantella siciliana “Je Suois Sicilien”. Pietro Cernuto, con questi due album, conferma di essere uno degli artisti più talentuosi e culturalmente vivaci della scena musicale italiana.
Salvatore Esposito
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