
È stata presentata la nuova stagione del festival di Villa Arconati, una rassegna partita 30 anni fa con lo scopo non solo di offrire grande musica live, ma anche, e soprattutto, di far rivivere un luogo storicamente e culturalmente importante, che stava rischiando l'abbandono. Puoi parlarci, innanzitutto, del recupero di Villa Arconati e della Fondazione che, con il festival, ha contribuito alla rinascita di un !uogo che fin dal '600 era dedicato alla cultura?
Il festival nacque proprio con l'intento di riaprire questo luogo, che era un luogo privato, al pubblico, e quindi farlo rinascere. Grazie alla Fondazione Augusto Rancilio che ci sta lavorando da anni, la Villa e i giardini vedranno quest'anno ancora nuove migliorie. Il nostro obiettivo è sempre stato quello di proporre dell'ottima musica in un posto un po' diverso dai soliti luoghi deputati ai concerti, in quella che è considerata una delle più belle ville lombarde, e contribuire alla sua rinascita per noi è molto importante.

Si, quest'anno festeggiamo i nostri trent'anni di attività, e dopo trent'anni inizia a diventare difficile non ripetersi, ma siamo riusciti ad avere per più della metà del cartellone appuntamenti totalmente nuovi per il festival.
Iniziate il primo luglio con una novità…
Si, uno spettacolo fuori sede, in Piazza a Bollate, dedicato a Mario Panzeri, autore di canzoni memorabili, che ha vissuto per venti anni a Bollate, e sarà un gratuito. La rassegna in villa inizia poi il 5 luglio con uno dei grandi nomi della storia della musica rock, Graham Nash, che a 75 anni è ancora in tour. Esce in questi giorni il suo nuovo disco, un greatest hits, e verrà a proporre i suoi brani più celebri. Si prosegue poi l'11 con Noa, per un concerto un po' particolare visti i tempi e ciò che accade nel mondo. Una serata che organizziamo in collaborazione con Emergency, con questa grande artista israeliana che si è sempre battuta per la pace e contro tutte le guerre. Il 16 ci sarà un'altra novità assoluta per noi, con uno dei più grandi nomi della storia del jazz, Chick Corea, con la sua band Akoustic Trio.
Oltre questi grandi nomi, come sempre cercherete di proporre anche degli artisti più giovani?
Si, abbiamo Nche due appuntamenti rivolti anche al pubblico più giovane. Il 18 i Gogol Bordello e il 20 i Baustelle. Due eventi che presenteremo in questa nuova location della Villa, e saranno due momenti particolari anche nell'allestimento.
Anche per la chiusura avete una sorpresa interessante?

Dicevamo che dopo trent'anni di festival inizia a diventare difficile non ripetersi. In effetti Villa Arconati in questi anni sono passati quasi tutti i grandi della musica. C'è un artista che vorreste a Villa Arconati e non siete ancora riusciti ad avere?
Devo dire che con gli anni, anche i nostri desideri che sembravano impossibii, li abbiamo soddisfatti. Non c'è un artista in particolare, è solo una questione di dimensioni: alcuni artisti non possiamo ospitarli perché noi abbiamo circa 2000 posti a sedere, e, a parte Baustelle e Gogol Bordello che saranno in piedi, è un modo di fruire la musica in maniera diversa. È. chiaro che ci sono degli artisti che non potremo mai avere perché qui gli spazi sono bellissimi ma !imitati.
Con questo festival, e con la Fondazione Augusto Rancilio, in questi anni avete dimostrato non solo che non è vero che con l cultura non si mangia, ma si può anche restituire alla collettività un patrimonio storico e architettonico che rischiava di andare perduto...
Questo è stato da subito il nostro obiettivo, e devo dire che tutti i lavori che la Fondazione ha fatto e sta facendo nella Villa dimostrano che il nostro obiettivo è stato raggiunto. Anche questo risultato lo dedichiamo al festeggiamento dei nostri trent'anni di festival. Info www.festivalarconati.com.
Giorgio Zito
In collaborazione con RadioGold
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