Le Orme – ClassicOrme (Love Music/Self, 2017)

L’incontro tra prog-rock e musica classica non dovrebbe destare sorprese, non solo per la connaturata affinità elettiva a livello orchestrale ma soprattutto perché già ampiamente sperimentato in Italia come all’estero, negli ultimi anni la moda per i dischi orchestrali ha fatto, poi, tutto il resto a partire dal riuscito “PFM in Classic della Premiata Forneria Marconi. Difficile, dunque, esplorare sentieri nuovi se non invertendo la prospettiva per sottrazione, ovvero mettendo al centro gli stilemi classici e lasciando da parte gli strumenti elettrici. In questo senso si muove “ClassicOrme”, nuovo album de Le Orme, nella ultima incarnazione guidata dal batterista Michi Dei Rossi, oggi affiancato da Michele Bon e Alessio Trapella, dopo l’uscita dalla formazione prima di Tony Pagliuca e poi di Aldo Tagliapietra. Nato dal profondo amore del musicista veneto per la musica classica ed operistica ed a lungo meditato, il progetto ha trovato lo scorso anno la sua realizzazione, grazie alla collaborazione di Enrico Vesco, produttore esecutivo con Susanna Merlo. Ne è nato un disco di musica da camera moderna con le voci del tenore finlandese Eero Lasoria e della soprano italiana Marta Centuroni, entrambi allievi del Conservatorio Santa Cecilia di Roma, accompagnati da un large ensemble composto dal quintetto d’archi Dream Wings String Quartet, fiati, pianoforte, clavicembalo e con inserti di organo hammond, mellotron, sinth, batteria e percussioni. Registrato al Tiny Castle Studio di Mantova, il disco crea una fascinosa combinazione musicale tra classica e melodie pop, con dieci brani del songbook de Le Orme, tre inediti e due riletture d’eccezione dal repertorio di J.S Bach e Giuseppe Verdi. L’ascolto ci regala un viaggio sonoro fascinoso che prende le mosse da un estratto dalla “Ciaccona” di Bach che ci introduce alla sequenza da “Uomo di pezza” del 1972 con “Una Dolcezza Nuova” da magistralmente interpretata da Lasoria e la raffinata rilettura di “Gioco Di Bimba” in cui giganteggia la voce della Centurioni. Lo strumentale “La porta chiusa pt.1” ci conduce nel vivo del disco con l’elegante duetto di “Breve Immagine” e “Verità Nascoste” dal disco omomino, in un originale arrangiamento con archi, clavicembalo e flauto ad impreziosire le linee melodiche. L’inedito “Preludio” con Cristiano Roversi al pianoforte e il violino del brasiliano Marcus Viana funge da perfetta introduzione per “Storia o leggenda” che si snoda tra classica e prog con la tastiera che si inserisce nel finale. Se superba è la performance vocale della Centurioni in “Angelo”, la successiva “L’Infinito” viene trasformata in una romanza di grande suggesione. Il tema centrale de “La Via della Seta”, ispirata alle vicende di Marco Polo, ci accompagna verso il finale in cui la seconda parte de “La Porta Nuova” e l’estratto dall’aria “Và Pensiero” di Verdi fanno da preludio agli inediti “Sulle Ali di Un Sogno” e “Aria” che suggellano un lavoro senza dubbio originale che non mancherà di trovare apprezzamento tanto negli appassionati di prog quanto in quelli di musica classic. L’album è disponibile in vinile 33 giri (tiratura limitata 999 copie numerate), vinile 45 giri (499 copie numerate), cd in versione gold (999 copie numerate), cd in versione digipack e un Box speciale contenente tutti i supporti e una t-shirt (tiratura limitata 299 copie numerate). 


Salvatore Esposito

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