Presso la scuola civica Alma d’Arte a Sant’Angelo a Cupolo in provincia di Benevento, il 4 aprile è stato presentato in un piccolo, suggestivo concerto il disco “VIA Immagini sonore di un viandante”, primo lavoro da solista di Giovannangelo de Gennaro. Il cammino, quel muoversi lentamente che negli ultimi diciotto anni ha caratterizzato la scelta del musicista di andare a piedi, da pellegrino, in contatto con la natura e con se stesso, sono protagonisti. Il paesaggio – soprattutto invernale – che conferisce una certa introspezione e uno sguardo malinconico alle composizioni musicali, il patrimonio artistico dei territori attraversati, la ricerca interiore che inevitabilmente è corollario di lunghi percorsi a piedi in solitaria, l’accoglienza avuta lungo le tappe e gli incontri con persone ‘speciali’ costituiscono gli elementi del contesto in cui è stato progettato questo lavoro. De Gennaro, nato come flautista, studioso della musica medievale italiana e spagnola, nel corso della sua carriera ha incontrato grandi personalità della musica world ed è fondatore e direttore dell’Ensemble Calixtinus, che ha lo scopo di riscoprire le tradizioni del periodo medievale e tradizionale della Puglia, punto di passaggio dell'Italia meridionale di cristiani, musulmani ed ebrei. Ultimamente de Gennaro ha partecipato alle tournèe di Vinicio Capossela “Polvere e Ombra”, con un bagaglio affascinante di strumenti musicali antichi dalle sonorità perdute.
«La musica accompagna il cammino, è nelle cattedrali, nei capitelli delle colonne, nei chiostri e nei villaggi», sono alcune delle sue parole a commento del video realizzato in viaggio da Benevento a Santa Maria di Leuca, proiettato all’inizio del concerto all’insegna dell’aforisma: «Il viaggio inizia nella mente del viaggiatore, quando comincia a progettarlo». Musica medievale, tradizionale, sperimentazioni eseguite alla voce (anche nel canto armonico), viella, cornamusa, ciaramella, flauto traversiere ed organistrum, giocano con il pedal loop in continui rimandi. In sette brani si snoda il cammino con le sue visioni. Il dialogo tra suono e silenzio, le dissonanze, rendono le atmosfere spirituali, intime, sofferte. Nel booklet a corredo del CD si trovano suggestive fotografie dei luoghi in bianco e nero e si possono leggere interessanti testi abbinati alle immagini che de Gennaro ha voluto dispiegare nella musica. Sul brano “In Principio” scrive: «Passo dopo passo, cercavo di eliminare il superfluo per alleggerire il mio corpo e renderlo in grado di affrontare le sue stesse dissonanze». Attraverso “Dialogo”, “Pietre”, “Labirinto”, edifici solenni, voli di uccelli, ambienti naturali, campanili, raccoglimento, tempeste interiori, sono le visioni che l’ascolto della musica di “VIA” ha suggerito in chi scrive. Infine, dopo tanto camminare, gioire, soffrire, si arriva alla “Contemplazione”: «A poco a poco una vibrazione interiore mi solletica il cuore, trasmettendomi pace. È accettazione. Il mio fiume interiore scorre col respiro del bosco. Quando riapro gli occhi, non posso che inchinarmi all’immensità della natura: il mio viaggio prosegue con Lei».
Dopo l’ascolto non si può rimanere uguali a prima. Cosa accade alla fine del cammino in “Conclusione”? Che si vuole continuare a camminare, of course. Il senso del camminare è il cammino stesso ed è svelato in questo suggestivo album.
Carla Visca