Damakase – Gunfan Yellem! (Captain Pouch, 2017)

Damakase è il nome di una pianta medicinale, usata per curare il “gunfan”, cioè l'influenza, ma Damakase è soprattutto il progetto che vede coinvolto lo straordinario chitarrista e banjoista franco-americano Cory Seznec, insieme ai musicisti etiopi Endris Hassen (superbo suonatore di masenqo, il violino etiope), e Misale Legasse (percussioni), con il bassista neo-zelandese Cass Horsfall. Il progetto nasce e vive ad Addis Abeba, città dove Cory Seznec ha vissuto da adolescente e dove tuttora passa lunghi periodi. Cory è musicista e ricercatore da sempre interessato a riscoprire le radici africane della musica americana, sia negli strumenti (banjo clawhammer in primis) che nelle tecniche fingerpicking; è da poco uscito un suo manuale per la Kicking Mule di Stefan Grossmann. Il disco, interamente strumentale, se si esclude l'ultimo brano in cui la voce di Seznec illustra le proprietà della pianta Damakase, è accattivante, ben suonato, per lo più acustico, con alcune concessioni alla chitarra elettrica, con il masenqo sempre in primo piano. I temi sono sempre interessanti, e il fingerstyle di Seznec fornisce un contrappunto melodico, con dei licks ripetuti in ostinato a creare un effetto di trance, e a volte ritmico con una precisa interazione con basso e percussioni. Fra i brani più ipnotici “Wassorai Asho Mada”, basato sull’ossessivo ripetersi delle parti dei singoli strumenti, con una parte improvvisativa affidata al masenqo di Hassen; un capolavoro! Ancora, ci sono la cover del compositore eritreo Tewelde Redda “Wuba” che apre il disco e “Tizita Gourd”, dove Seznec suona un banjo che ha come cassa armonica una zucca. Il CD ha il merito di dare un interessante sguardo sull’Ethiopian sound di oggi, ambiente che già fatto conoscere gli psichedelici Qwankwa, visti all’ultimo Womex, e che ha già visto ampiamente documentata una floridissima scena Ethio-jazz fra gli anni ‘60 e ‘70 con la superlativa serie “Ethiopiques” , che ha superato i venti volumi. A due dei protagonisti della storia della musica etiope, il pianista Emahoy Tsegue-Maryam Guebrou, e il già citato Tewelde Redda (vero e proprio pioniere della chitarra elettrica nell'Africa Orientale), i Damakase rendono omaggio con i brani “Mother's Love” e “Wuba”. 


Gianluca Dessì

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