Cluster & Farnbauer – Live in Vienna 1980 (Bureau b, 2017)

Il 17 novembre 2017, la label tedesca Bureau b ha ultimato la pubblicazione delle ristampe del catalogo Cluster con due “nuove” uscite in contemporanea: “Qua”, l’ultimo album dello storico duo, pubblicato nel 2009 e “Live in Vienna 1980”, preziosa e unica testimonianza live dei Cluster con la partecipazione del percussionista austriaco Joshi Farnbauer. Originariamente pubblicata in cassetta nel 1980 per la York House Recordings, una piccola etichetta associata al giornale inglese “Neumusik”di David Elliott, “Live in Vienna 1980” resta un esperimento singolare dell’intero “corpus” di opere dei Cluster. Piuttosto lontano tanto dalle ultime uscite per la Sky, “After The Heat”, “Grosses Wasser” o “Curiosum”, quanto dai precedenti lavori con gli Harmonia, questo album abbandona gli esperimenti ambient, ritornando alle prime esperienze con Kluster e Conrad Schnitzler, abbracciando sonorità e attitudini proto-industriali decisamente più astratte e destrutturate per un percorso creativo “in divenire” guidato da indeterminatezza e imprevedibilità, avvicinando questa storica performance presso il Wiener Festwochen Alternativ a quello che in anni precedenti poteva definirsi un “happening”, come ricordò anche l’ingegnere del suono Eric Spitzer-Marlyn. “Service”, in apertura, inizia con una frequenza al sintetizzatore costantemente elaborata a cui si aggiungono poi le percussioni di Farnbauer, in grado di punteggiare e integrare curiosamente le investigazioni di Hans e Dieter lungo tutti i trentadue minuti della traccia e continuando anche nella successiva “Kurz”. I cinque minuti di “Piano” affidati a Roedelius, si pongono come intermezzo, ripercorrendo alcuni temi “noti”, tra cui la deliziosa “Manchmal” nella parte finale, estratta da Grosses Wasser, qui in un arrangiamento per solo pianoforte. “Drums” e “Metalle”, sembrano in un certo senso tornare alle peculiari sperimentazioni elettronico/ percussive che possiamo ascoltare nella seconda parte di “Grosses Wasser”. Ragionando retrospettivamente sull’intero percorso dei Cluster e dei suoi componenti, possiamo riscontrare quanto in questo periodo, l’ ”elemento percussivo”, sia una componente sonora particolarmente cara a Moebius e Roedelius. I nuovi lavori del biennio 1979/81 ne sono la dimostrazione; pensiamo per esempio al più volte citato album del 1979, oppure a “Lustwandel” e in particolare a brani come : “Von Ferne Her”, “Vom Fliegen” o “Langer Atem”, in cui il rintocco propulsivo della percussione riveste un ruolo di primaria importanza nell’atmosfera del brano. La citazione di “Lustwandel” non è casuale, nella conclusiva “Ausgang” che chiude il set del concerto, infatti possiamo ascoltare “in nuce” alcune delle idee pianistiche che poi Hans perfezionerà nello splendido album solista, già in lavorazione che sarà pubblicato poco dopo proprio nel 1981, rappresentando forse uno dei punti più alti e maturi della sua personale sintesi elettro/acustica. “Live In Vienna 1980” è quindi un’ importante e gradita ristampa anche a causa appunto delle molte sorprese che nasconde e che delizieranno gli ascoltatori di lunga data del duo (in questo caso ed eccezionalmente trio). Per la prima volta disponibile in vinile doppio o cd singolo, “Live In Vienna 1980” è la dimostrazione più pura di un’ urgenza creativa libera da alcun compromesso. Pubblicato a un passo da “Curiosum”, è l’ideale suggello di un’epoca irripetibile... 


Marco Calloni

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