L'Artista che non c'era XIV Edizione, CPM Music Institute, Milano, 30 giugno 2017

Si è svolta l’ultimo giorno di giugno la finale del concorso “L’Artista che non c’era” legato alla storica rivista dedicata esclusivamente alla musica italiana, “L’Isola che non c’era”, e ormai storico anch’esso, essendo giunto alla sua 14a edizione. La redazione del giornale, di cui chi scrive è orgogliosamente parte, con i suoi più appassionati collaboratori, ha selezionato dieci cantautori e – come fa da alcuni anni – due strumentisti, tutti artisti italiani cui è stata offerta la grande opportunità di esibirsi ed essere valutati da una giuria di grande prestigio in un luogo ormai simbolo per i giovani che vogliono vivere di musica, il CPM - Centro Professione Musica - fondato e diretto da Franco Mussida; una casa ovattata e accogliente in cui l'ex PFM da oltre trent’anni mette cuore, esperienza e impegno, e che oggi è riconosciuta quale istituto musicale equiparato alla laurea breve nel sistema didattico internazionale. C'è sì un po' di emozione tra i ragazzi giunti alla finale da ogni parte d'Italia e persino dall'estero, ma tra di loro il clima è di complicità e reciproco sostegno. 
E quando si dà il via alle esibizioni, appena più in basso di loro, di fronte al palco, orecchie e sguardi attenti di addetti ai lavori di ogni sorta si mettono all'opera: c'è il responsabile del più grande ufficio stampa italiano “Parole & Dintorni”, Riccardo Vitanza; c'è il tecnico del suono e maestro del missaggio Paolo Iafelice, già collaboratore di De Andrè, PFM, Capossela e insomma di tutti i Grandi; ci sono musicisti del calibro di Andrea Di Cesare e Susanna Parigi, che poi sono spesso anche produttori come Lele Battista e Luca Rustici; ci sono critici musicali come Giorgio Maimone, Luca Trambusti o Marino Grandi; il gestore di un locale musicale ormai mitico come “L'Isola Ritrovata” di Alessandria, Ezio Poli, e chi è stato ed è tante di queste cose insieme, come Massimo Pirotta o Andrea Zuppini (qui presidente di giuria); c'è Corrado Salemi di “Fare musica e dintorni” di Alberto Salerno, e c’è pure uno dei più noti fotografi della musica, Renzo Chiesa. Giusto così, per darvi qualche assaggio, ché sono trentasei, loro, e li mettiamo tutti in fondo a questo racconto. 
Tanti autorevoli ascoltatori per una voce unanime, al termine delle esibizioni: altissimo il livello degli artisti, di grande personalità, così meritevoli – tutti - di interesse che infine lo stesso Mussida annuncerà di voler dedicare loro i suoi personali approfondimenti; attento, accogliente e incoraggiante come ama essere lui di fronte agli occhi illuminati di giovani che sognano solo musica nella loro vita. I primi a esibirsi sono i due musicisti, già eletti vincitori, Luca Falomi e Reno Brandoni, entrambi chitarristi, che raccontano con maestria le loro storie che non hanno bisogno di parole. E poi arrivano i cantautori: il giovane Salvario, con la sua narrazione fresca e diretta; la raffinata Alfina Scorza, classica ed elegante; il nostro emigrante della musica Giacomo Lariccia, che da Bruxelles non smette di far parlare di sé ad ogni suo passo musicale; la Piccola Orchestra Karasciò numerosa di voci e di strumenti; il virtuoso Gianluca Secco, solitario grido rock di rabbia, voce e loop station; la sorridente e aggraziata Marlò; 
Chamaleon's Garden, che si esprime in lingua inglese, che ha un nome da band e invece è da solo con la sua chitarra e non ha nulla da invidiare a una band; l'ironica, teatrale, talentuosissima Roberta Giallo (si annota: vincitrice del Premio Bindi, un attimo dopo questo concorso) che scherza giocando con il pianoforte e con la voce; la giovane Giolie, e infine Carlo Valente, fresco di emozioni per la conquista della cinquina finale degli esordienti al Tenco 2017. Ha la meglio, infine, Gianluca Secco, uno che, una volta salito su di un palco ad affrontare il microfono, non può che lasciare il segno. E viene proclamato vincitore. Ma noi sappiamo che il compito della giuria è stato davvero difficile. E questo ci piace molto. Si compie così il quattordicesimo anno di questo concorso, dunque, che – ricordiamo – ha espresso in passato vincitori quali Pino Marino, Pilar, Erica Mou, Arianna Antinori, Piji, Zibba… e che ci auguriamo continui ancora a lungo nella sua opera di ricerca di talenti giovani o semplicemente ancora inascoltati. Ché mai come ora di concorsi come questo ha avuto bisogno la nostra musica. 

Alessia Pistolini
Foto di Giuseppe Verrini

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