A distanza di tre anni da “Compassion”, Felmay Records ci regala il secondo capitolo della sua interessante esplorazione tra le tradizioni religiose dell’area Hymalayana situata al nord ovest dell’India, dando alle stampe “Protection. Himalayan Buddhist Mantras”, album che, come il precedente, è stato curato dal Dr. Sonam Wangchok e realizzato con la collaborazione dell’Himalayan Cultural Heritage Foundation (HCHF) di Leh (Ladakh–India). Registrato tra aprile e luglio del 2016 ai Dayangs Digital Studio di Ladakh in India da Dorjey Stakmo, Tsering Chorol (voci e musica), Tsering Motup (musica) e Padma Dolker (voce), il disco presenta cinque matra, formule invocatorie e mistiche, incentrate sul valore metafisico della Parola, come espressione suprema del Divino e principio primo della creazione. Attraverso le loro sacre vibrazioni, date da sillabe rappresentative nel cui interno racchiudono una grande energia spirituale, consentono all’uomo di risvegliare il proprio vero sé e conferirgli l’illuminazione nel contatto con il Divino. Il canto del mantra consente la purificazione della mente e della coscienza, promuove l’armonia e facilita la liberazione dell’anima verso stati più elevati. Ad aprire il disco è “Amitayus Buddha Mantra”, mantra che viene recitato nono solo per aumentare la longevità, allontanare la morte ed aumentare i meriti e la saggezza, ma anche per rimuovere gli ostacoli che mettono in pericolo la vita degli altri. Impegnandosi in questa pratica si può accrescere lo spirito fino a raggiungere l’illuminazione senza passare attraverso la morte, e non a caso è dedicato al Buddha della Vita, Amitayus che è raffigurato con un corpo di colore rosso, seduto nel gesto dell’equilibrio meditativo mentre regge l’Amrita, il nettare dell’immortalità. Sovrapponibile dal punto di vista degli intenti, ma forse più suggestivo dal punto di vista sonoro è il “Vajrapani Hayagriva Garuda Mantra” che si recita per eliminare gli ostacoli che danneggiano lo spirito ed allontanare le energie negative. Se “Medicine Buddha Mantra” viene recitato per la guarigione dei malati o dei feriti, “Prajñaparamita Mantra (Shesnying Mantra)” proviene dalla tradizione buddista Mahayana conosciuta come Prajnaparamita Sutra (Perfezione della Saggezza) eviene cantato per raggiungere l’illuminazione varcando soglie interiori attraverso la pratica del mantra. Chiude il disco “Mantra della Tara Bianca (Sitatara)”, cantato per chiedere la guarigione dei malati e per invocare l’aiuto ai medici per guarirli, è
un altro esempio della rappresentazione della Compassione, raffigurata come un essere dotato di sette occhi a simboleggiare la vigilanza della mente.
Salvatore Esposito
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