Almendra Music ci incuriosisce di nuovo, lo fa con una piacevole incursione nella musica da camera tedesca, ciò dimostra un’indubbia apertura verso le più disparate espressioni musicali contemporanee e non, mantenendo sempre e indipendentemente la qualità come unico punto fermo.
Naturalmente “Hindemith, Beethoven, Brahms” non è un’eccezione a tali premesse.
Un plauso particolare a Pianelli e Montore rispettivamente al violoncello e al pianoforte, in grado trattare le partiture con dovuto rispetto, senza smarrire l’importantissima componente emotiva che quelle note contengono resa con sincerità senza forzature.
L’ascolto dell’album risulta fluido e immersivo, nonostante l’arco temporale che separa compositori come Hindemith e Beethoven per esempio.
“Hindemith, Beethoven, Brahms” sceglie pagine ricche di lirismo e comunicabilità perfettamente trasmessi; non rimane che coglierli… Che questo sia solo un assaggio o un preludio? Vedremo…
Marco Calloni.
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Contemporanea