Giuliana Fugazzotto, I Quattro Siciliani. La straordinaria vicenda di Rosario Catalano e del suo quartetto nell’America degli Anni Venti, Nota 2015, pp.160, Euro 20,00, Libro con Cd

A partire dalla fine dell’Ottocento fino ai primi anni Trenta del Novecento tantissimi italiani emigrarono negli Stati Uniti cercando migliori fortune nel sogno americano, lontano dalla povertà e dalle dure condizioni che caratterizzavano le campagne. Si calcola, infatti, che da Ellis Island a New York, la porta d’ingresso per gli emigrati d’oltreoceano, passarono quasi cinque milioni di italiani che, insieme ai pochi bagagli, portarono oltreoceano con sé anche la cultura e la musica delle loro terre. Questo esodo senza precedenti giocò un ruolo importante nella formazione della cultura multietnica del Nuovo Mondo, tant’è che la nascente industria discografica non perse tempo nel capitalizzare tale fermento, arrivando a coinvolgere molti immigrati nelle loro prime registrazioni (spesso effettuate anche in Europa) che vennero pubblicate su dischi in vinile 78 giri, opportunamente divise per cataloghi legati ai vari gruppi etnici e linguistici. In questo senso molto importante fu l’apporto degli italiani dei quali restano circa ottomila matrici di registrazioni contenenti materiali tradizionali registrati in quegli anni e che spaziano dal repertorio strumentale per banda o da ballo, ai canti regionali. A gettare nuova luce su questo immenso corpus musicale, spesso sconosciuto ma di straordinario valore sociale ed etnografico, è il rigoroso lavoro di ricerca compiuto dall’etnomusicologa siciliana, Giuliana Fugazzotto, la quale partendo dalla sua collezione privata avuta in eredità dal nonno, ha studiato, catalogato, analizzato e digitalizzato oltre cinquemila brani musicali scritti, composti ed interpretati dagli immigrati italiani negli Stati Uniti dal 1900 al 1930. A distanza di cinque anni dalla pubblicazione del prezioso “Sta terra nun fa pi mia. I dischi a 78 giri e la vita in America degli emigranti italiani nel primo novecento”, edito da Nota nel 2010, che forniva una prima contestualizzazione sistematica del fenomeno, la ricercatrice siciliana ha recentemente dato alle stampe, sempre per la casa editrice friulana, il volume “I Quattro Siciliani. La straordinaria vicenda di Rosario Catalano e del suo quartetto nell’America degli Anni Venti”, che concentra la sua attenzione sulla storia di Rosario Catalano (direttore e mandolinista), Giuseppe Tarantola (clarinettista e compositore di gran parte del loro repertorio), Girolamo Tumbarello e Carmelo Ferruggia, ovvero i Quattro Siciliani, gruppo formato da immigrati italiani che lasciarono la Sicilia per cercare fortuna in America e bene presto diventarono una delle formazioni importanti ed apprezzate nel panorama discografico italo-americano degli anni Venti. Aperto da una esaustiva introduzione sulla nascita e lo sviluppo della produzione discografica etnica in America, il volume ci porta alla scoperta del repertorio della musica da ballo italiana, delle tendenze musicali dei primi anni Venti, per soffermarsi sull’attività musicale dei Quattro Siciliani in America e su quella di Rosario Catalano come manager e discografico. Non manca un approfondimento sulle problematiche relative all’editoria musicale del Primo Novecento con i problemi di copyright legati al brano “Cielito Lindo” e la disputa sulle royalties, così come illuminante per il diffondersi della musica da ballo in Italia è il focus sull’attività dei Quattro Siciliani di ritorno dagli Stati Uniti. A completare il tutto c’è una esaustiva discografia dei vari gruppi presi in esame, realizzata da Richard K. Spottswood, e un corposo apparato iconografico con le digitalizzazioni di preziosi documenti d’archivio che vanno dalle copertine dei dischi alle locandine, dai primi contratti discografici a fotografie inedite. Il disco allegato con ventitré brani digitalizzati dai dischi a 78 giri, incisi fra il 1917 e il 1927, offre un imperdibile affresco sonoro, necessario per il lettore per comprendere l’importanza musicale e le influenze che ebbero negli anni a venire questi straordinari musicisti. Per quanti volessero poi approfondire le metodologie di lavoro della Fugazzotto consigliamo la lettura di “Ethnic Italian Records. Analisi, conservazione e restauro del repertorio dell’emigrazione italo-americana su dischi a 78 giri” edito nel 2015 da Documenta, emanazione editoriale dell’attivissima Biblioteca della Sardegna, con sede a Cargeghe (Ss). 


Salvatore Esposito
Nuova Vecchia