Mink DeVille - Live At Rockpalast 1978 & 1981 (Repertoire, 2014)

Uno dei regali più attesi del Natale 2014 è, senza dubbio, il box set “Live At Rockpalast 1978 & 1981” di Mink DeVille, che getta nuova luce sulla prima fase della carriera di William Borsey Jr., raccogliendo in due cd e un dvd, due straordinari concerti della serie Rockpalast, tenuti rispettivamente nel giugno del 1978 in uno studio televisivo a Colonia parallelamente all’uscita di “Return Tu Magenta”, e nel 1981alla Grugahalle di Essen in concomitanza con la pubblicazione di “Coup De Grace”. Si tratta di due performance diverse, con band e scalette diverse, ma accomunate dal fatto di fotogradare Mink DeVille in pieno stato di grazia creativo, nonostante avesse solo due dischi alle spalle, ma prossimo già a conquistare il pubblico Europeo, diventando in poco tempo una figura unica ed apprezzatissima da chi ama la musica. La sua voce, in questi due concerti, è melodiosa e potente, evocando una New York sospesa tra Lou Reed e i Drifters, tra Ben E. King e gli Harlem Nocturne. Il suo suono è quello di una gang di strada con un piede nel sound vero del passato e uno nel punk del CBGB. A fare da sfondo ai due concerti sono i palcoscenici teutonici del Rockpalast, trasmissione che, in anni pre YouTube ha dato molto a molti di vedere cartelloni straordinari, come l’unica apparizione non americana dei Little Feat, tanto per fare un nome. Più o meno in quegli anni, ricordo che con i Rocking Chairs avemmo l’onore di aprire un suo concerto a Correggio, Mink DeVille era giunto nella cittadina emiliana in un day off del Tour europeo, senza backline, e alla fine prestammo ai ragazzi i nostri strumenti personali a causa dell’inadeguatezza del materiale che trovarono in loco. Riascoltare questi due concerti è così come fare un salto indietro nel tempo. Nel primo concerto, quello del 1978, Willy è affiancato dalla band eccezionale di “Cabretta”, ovvero Louis X.Erlanger (chitarra), Manfred Allen (batteria), Bobby Leonards (tastiere) e Ruben Siquenza (basso), e insieme a loro dà vita ad un sound affilatissimo in cui si mescolano soul, blues e rock, e che funge da cornice perfetta alla sua voce roca e potente. Il set è avvincente con l’energia pura che spinge i brani di “Cabretta” e la poesia che avvolge le ballate di “Magenta”, ma a spiccare sono le esecuzioni di “Spanish Stroll”, “Soul Twiste” e una spettacolare “Shadow In Te Night” che ci regala una lunga jam finale. Il secondo concerto, ripreso anche in Dvd, risale invece al 1981, e vede Willy in forma un po’ meno smagliante rispetto a tre anni prima, ma assolutamente in grado di dominare la scena. La band che lo accompagna è anche in questo caso impeccabile, come dimostrano le belle versioni di “Savoir Faire” estratta da “Le Chat Bleu”, “Cadillac Walk”, “Mixed Up, Shook Up Girl”, e una affascinante “Just Your Friends”. Riascoltare questi due dischi, vedere lo splendido dvd, riscoprire gli arrangiamenti taglienti di Willy, la sua voce, le sue note, mi ha fatto venire l’amaro in bocca, perché lui non ha raccolto nemmeno un decimo di quello che sarebbe stato giusto ricevesse in termini di successo, e non solo per la qualità della sua proposta, ma anche per la sincerità dell’anima che lo contraddistingueva. Questo fa male perché il personaggio e il cantante fusi in un modo così totale non si sono mai più visti, e la miopia del mercato, anche internazionale, è una realtà difficile da accettare. Imperdibile.


Antonio "Rigo" Righetti
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