"Maremma Orchestra è un piccolo calendario della musica italiana. Un esempio di rigenerazione che parte dalla propria terra. Una conta di quello di buono che abbiamo prima di ripartire. È la produzione più folle e aperta che abbia mai messo insieme", così il cantautore Filippo Gatti illustra il suo nuovo progetto musicale, una piccola rivoluzione nata in Toscana, in quella Maremma, in cui dove non è facile mettere insieme le persone, ma che è diventata terra fertile per un percorso di riappropriazione e riconquista di territori musicali la cui bellezza sembrava quasi sfiorita. Partendo da un piccolo gruppo di musicisti della provincia di Grosseto provenienti da esperienze musicali diversificati, l’ex Elettrojoyce con caparbietà e coraggio è riuscito a farli convivere con due delle più antiche e prestigiose realtà locali ovvero l’Orchestra Sinfonica Città Di Grosseto, e la Corale Puccini, e poi ancora con i Briganti di Maremma, il poeta Luca Bonelli e la voce solista di Alessia Piccinetti, dando vita ad una originale commistione sonora che fonde la musica leggera con quella tradizionale, nell’abbraccio affascinante della musica classica. Grazia anche al sostegno della Fondazione Grosseto Cultura è nata così la Maremma Orchestra, occasione preziosa non solo a far conoscere il fascino e la bellezza del grossetano, ma anche per facilitare l’interscambio e l’interazione tra istituzioni e musicisti, mirando alla valorizzazione dei talenti locali. Se a prima vista tutto questo potrebbe sembrare un semplice esperimento sonoro, magari anche azzardato, andando a fondo si scopre come nulla sia lasciato al caso. Nei trentuno minuti del disco omonimo, nato con la produzione esecutiva di Ermanno Labianca e pubblicato da Route 61 Music, è racchiuso il risultato di questo sorprendente progetto, nove brani tra composizioni indite, brani tradizionali, e classici della canzone d’autore italiana, che nel loro insieme ci regalano un esempio di come il nostro patrimonio culturale debba essere conservato, e riconsegnato al futuro. Ad aprire e chiudere il disco sono i suoni della “Terra” e del “Mare” della Maremma, quasi questo disco volesse tracciare una sorta di mappa sonora che possa accompagnarci in un viaggio attraverso il grossetano. La prima tappa è la magnifica versione de “L’Ultima Luna” di Lucio Dalla, interpretata magistralmente dalla Piccinetti e caratterizzata da un arrangiamento in crescendo guidato dall’arpeggio di chitarra acustica a cui pian piano si aggiunge l’orchestra fino a sfociare in un assolo di chitarra elettrica. Si prosegue con “La Serie Dei Numeri” di Angelo Branduardi interpretata da Filippo Gatti il quale per l’occasione è accompagnato dalla Corale di Puccini, dai Briganti della Maremma ed dall’Orchestra Sinfonica di Grosseto che esaltano la texture rinascimentale dell’originale. Il tradizionale "Maremma Amara" mescolando folk e rock, con echi di sonorità mediterranee, funge da perfetto apripista per l’intensa rilettura di “Amara Terra Mia” di Domenico Modugno, proposta dalla Piccinetti, che a buon diritto può essere definita come uno dei vertici del disco. La malinconia di una Maremma ormai spopolata, lascia poi il posto alle atmosfere più leggere di brani come la gustosa “Conversazione Col Bonelli” in cui protagonista è il poeta Luca Bonelli, la goliardia scanzonata de “La Marcia di Brancaleone”, dedicata a Mario Monicelli, e quel gioiello che è “Accordo”, brano dai toni crepuscolari, denso di poesia, in cui ritroviamo la bellezza e il fascino del mare della Maremma.
Salvatore Esposito
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