Calabrese di nascita ma senese di adozione, Gianluca Gabriele è un giovane cantante, pianista e compositore dall’articolato percorso artistico speso tra la musica e il teatro, e culminato con la vittoria dell'edizione del 2012 del Festival di Castrocaro. Dal fortunato incontro con Roberto Durkovic è nata l’idea di realizzare un album nel quale il giovane cantante sensese rilegge un pugno delle più belle composizioni del cantautore lombardo. E' nato così "Tra I Mirtilli E Le Ortiche" che raccoglie otto brani firmati da Roberto Durkovic, più una rilettura di “A Me Mi Piace Vivere Alla Grande” dell’indimenticato Franco Fanigliulo, incisi con un nutrito gruppo di strumentisti composto dallo stesso cantautore lombardo che presta la sua chitarra in diversi episodi, Massimiliano Alloisio (chitarra), Davide Marzagalli (batteria), Alberto Florian Mihai (fisarmonica), Bosnea Ion (sax, clarinetto), Emilio Rossi (tastiere), Giacomo Lampugnani (basso e contrabbasso), Loris Stefanuto (batteria e percussioni), Nadio Marenco (fisarmonica). Marco Mistrangelo (contrabbasso), Eduard Dumitru (violino), Dario Cazzola (mandolino), Luigi Scuri (batteria), Adrian Dumitru (chitarra), Florian Cercel (fisarmonica), Luigi Maione (Chitarra), Fabio Amodio (batteria), Pepe Ragonese (tromba), Silvia Scrofani (coro) e Maurizio Deho (violino). Nel suo insieme il disco riflette molto bene la metafora celata dal titolo, dove le ortiche sono i sentieri impervi in cui è costretto ad avventurarsi i cantautori di oggi, mentre i mirtilli sono il risultato a cui aspirare da parte dei giovani artisti, che devono perseverare nell’inseguire i propri sogni. L’incontro tra la giovane ma talentuosa voce di Gianluca Gabriele con le composizioni di Durkovic, si può dire così una scommessa vinta non solo perché tra loro si è sviluppato un dialogo artistico serrato, costruttivo e arricchente per entrambi, ma anche per la qualità del risultato nella sua globalità. La voce del cantante toscano ha consentito a Durkovic di scoprire una dimensione nuova alle sue composizioni, pur mantenendo integro backgroud musicale che le caratterizza e che vede intrecciarsi ritmi ritmi balcanici con echi della tradizione rom. Ad aprire il disco è “Strade Aperte”, interpretato magistralmente da Gabriele, e che rimanda dritto all’esperienza di Durkovic con I Fantasisti Del Metrò cominciata sui vagoni della metropolitana di Milano nel 1998. Si prosegue con “Alessandra”. bella canzone d’amore dedicata a quelle storie effimere che però hanno il potere di accendere i ricordi, ma è con la title track che si tocca il primo vertice del disco con le sue ritmiche sinuose che incrociano sonorità cubane e ritmi balkan. Se “Nostalgie” è una ballata soffusa ed introspettiva, lo strumentale “Mala Strana” ci porta per le vie di Praga dove Durkovic la compose mescolando ritmi balcanici con le sonorità del tango e del flamenco. La melodia sensuale e raffinata di “Matrioske” ispirata dal film di Stanley Kurbrick “Eyes Wide Shut”, apre poi la strada a “Semplicemente Vita”, altra piccola perla del disco interpretata con grande trasporto da Gabriele, che riesce a cogliere molto bene il senso di questo brano, ovvero il saper apprezzare le cose semplici che ci regala la nostra esistenza. Sul finale arriva poi “Gli Uomini Di Lisa” brano dalla scrittura cinematografica che il cantante toscano interpreta con grande forza evocativa nel raccontare la storia triste storia di Lisa, ragazza con sogni di libertà coltivati dopo la caduta del Muro di Berlino e finita sul marciapiede a prostituirsi. Chiude il disco la rilettura di “A Me Mi Piace Vivere Alla Grande” di Franco Fanigliulo, e qui proposta con piglio teatrale da Gabriele, che conferma a pieno tutte le sue grandi doti di interprete. “Tra I Mirtilli E Le Ortiche” è, dunque, una bella sorpresa perché ci consente di scoprire i brani di Roberto Durkovic sotto un’altra luce.
Salvatore Esposito
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