La collaborazione tra Antonio Onorato e Toninho Horta ha radici lontane nel tempo, e risale al 1997 allorquando in occasione di un tour in Italia del brasiliano, il chitarrista napoletano gli fece dono di una copia del suo disco “Bella Jurnata” nel quale rileggeva la sua “Waiting For Angela”. Da quel momento cominciò una frequentazione sempre più intensa culminata nella partecipazione come ospite di Horta nel disco di Onorato “Un Grande Abbraccio” del 1999, al quale seguì due anni fa un tour, dal cui successo nacque l’idea di realizzare un disco in coppia. Ritrovatisi nello studio del chitarrista napoletano a Torre Del Greco, i due musicisti hanno inciso i dieci brani di “From Napoli To Belo Horizonte”, che nel loro insieme compongono un affascinante viaggio sonoro, ricco di immagini, suoni, colori, che dalle coste della Campania toccano il Minas Gerais, culla della musica brasiliana. Il risultato è un disco molto personale, ed intimo, nato dal puro piacere di due musicisti che si ritrovano a suonare insieme, a scambiarsi canzoni, tra composizioni originali e alcune pregevoli riletture di classici della tradizione partenopea e mineira. Le due chitarre, durante l’ascolto, danno vita ad un interplay di grande suggestione, in cui evocano ora arpe cristalline, ora mandolini, ora ancora spaccati quasi onirici. Ad aprire il disco è “Ilha Terceira” firmata da Horta, nella quale spicca l’intreccio tra la chitarra elettrica di Onorato e quella acustica del brasiliano, che impreziosisce il tutto cantando la linea melodica. Segue l’evocativa title track, firmata da Onorato tutta giocata sulla sua chitarra elettrica, ma è con la ninna nanna tradizionale brasiliana “Peixe Vivo”, che si tocca il primo vertice del disco, con la voce di Horta protagonista al canto e la breath guitar di Onorato che ci rimanda a sonorità antiche e senza tempo. Prende poi corpo un gioco di sponde tra il Brasile e Napoli con al splendida rilettura strumentale de “’O Marinariello”, a cui seguono il tema di “Amo Te Muto” di João Chaves in cui splende ancora il dialogo tra la chitarra elettrica del napoletano e l’acustica di Horta, e “Palummella” in cui Onorato ci regala uno degli assoli più intensi di tutto il disco. Il chitarrista brasiliano torna protagonista con le autografe “My Romance”, e “Voce Que Nao Vem”, cantata dallo stesso autore, ma è il finale a riservare altre soprese con i brani che i due chitarristi si dedicano l’un l’altro: prima Toninho Horta che regala la sua “Canzone Del Vesuvio” composta nel 2010 durante il tour in Italia al fianco di Onorato, e al quale viene dedicata, e quest’ultimo che ringrazia con la rilettura “Un Grande Abbraccio” in cui spiccano i vocalizzi del brasiliano e la scintillante breath guitar del napoletano. “From Napoli To Belo Horizonte” è dunque un disco da ascoltare con attenzione, cogliendo ogni sfumatura timbrica delle chitarre di Onorato e Horta, e siamo certi che verrà ricordato non solo come un esempio di raffinatezza armonico-melodica, ma anche per la solare ispirazione che ne ha animato la sua gestazione.
Salvatore Esposito