Mettiamo bene in chiaro. Siamo ancora in Lousiana, ma questa volta dalle parti di Shreverport, non in New Orleans. Siamo dalle parti di uno che scrive come un dio pagano, uno che ha scritto il capolavoro di Brook Benton “Rainy Night in Georgia” nel 1970, oltre alla riedizione soul di Tina Turner del suo brano “Steamy Windows”. Elvis Presley, Ray Charles, Roy Orbison, Dusty Springfield, Etta James sono alcune delle icone della musica popolare che hanno interpretato brani della Swamp Fox , la Volpe della palude Tony Joe White. Elvis godeva nel cantare la mitica “Polk Salad Annie”, evocatrice di erbe amare e popoli delle paludi, quello che ci da poesia e mistero. Tony Joe White continua a scrivere e dice di esserne stupito persino lui, continua ad avere un sound sornione e inspiegabile, una voce suadente meravigliosa e idee da vendere, chitarre che si infilano come zampette sotto alle pietre. Lui dice che le takes del disco sono tutto buona la prima e io ci credo, i musicisti sono coesi come fango delle paludi e non c’è pressione nè voglia o necessità di stupire ma quella di tenere il tempo come fosse un nastro. Disco ipnotico e meraviglioso. Disco vero.
Antonio "Rigo" Righetti