Bande - la melodia, la ricerca, la follia: il sottotitolo del Talos Festival di Ruvo di Puglia delinea perfettamente lo spirito di questa manifestazione giunta quest’anno al suo ventesimo compleanno. Dopo una gloriosa storia, con nove edizioni che da queste parti ricordano come “memorabili”, un vero e proprio romanzo di formazione per molti giovani musicisti e ascoltatori, e una lunghissima pausa “di riflessione”, nel 2012 il festival è tornato nelle mani e soprattutto nella mente del suo ideatore. Pino Minafra, è un musicista curioso e onnivoro, una di quelle persone che un tempo avremmo definito istrioniche. Da circa venti anni porta avanti un vero e proprio impegno che lui definisce “politico” per la salvaguardia e la promozione del movimento della Banda. Il suo progetto Pino Mianfra & la Banda di Ruvo di Puglia ha girato il mondo (letteralmente) portando sonorità classiche, brani di tradizione ed elementi contemporanei nei più prestigiosi teatri e festival.
Tradizione e innovazione, si potrebbe sintetizzare, sono state le protagoniste del festival tornato in scena dal 5 al 15 settembre nelle piazze e nei palazzi del centro a nord di Bari. Oltre 200 musicisti, 20 concerti, workshop e masterclass d'improvvisazione, mostre fotografiche, presentazioni di libri e proiezioni per undici giorni. Una programmazione serrata che ha coinvolto oltre 20mila persone. Nella prima parte, una sorta di anteprima, in Largo Cattedrale, dal 5 all'11 settembre si sono esibite le bande nate in seno a istituzioni culturali, l'Orchestra di Fiati Città "Nicola Cassano" di Ruvo di Puglia, l'Orchestra di Fiati Città di Cisternino, l'Orchestra di Fiati Amici della Musica, l'Orchestra MusicaInGioco-MomArt di Adelfia, la Fanfara del Comando Scuole dell’Aeronautica Militare/3^ Regione Aerea di Bari, la Banda del Conservatorio Nino Rota di Monopoli, la Big Band del Conservatorio Duni di Matera.
Dal 12 al 15 settembre il festival, invece, è entrato nel vivo ospitando tre concerti al giorno ma non solo. Per quattro giorni Ruvo ha accolto musicisti provenienti da tutto il mondo, una quindicina di giornalisti e osservatori chiamati a raccontare questa esperienza, artisti e fotografi che sono stati coccolati dall’organizzazione. Visite guidate, pranzi e cene nei migliori ristoranti della città (tutti in convenzione tra di loro, quando si dice fare rete).
Tra gli ospiti il duo composto da Gianni Coscia e Gianluigi Trovesi, Moni Ovadia con lo spettacolo "Ebrei e zingari", Giancarlo Schiaffini e Sebi Tramontana con un concerto di improvvisazione per due tromboni, Javier Girotto e Luciano Biondini, MinAfric Orchestra che ha eseguito brani inediti di e con Pino e Livio Minafra, Nicola Pisani, Roberto Ottaviano e la partecipazione del Quartetto vocale Faraualla che ha fatto ballare il pubblico di piazzetta Le Monache.
Jean Marie St. Claire
Foto di Maria Pansini
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