Il Gruppo Folk “Città di Ostuni” nasce nel 1996 con l’intento di valorizzare e riscoprire la cultura orale dell’Alto Salento, e vanta un organico molto vasto composto da circa trenta elementi, che in costume ripropongono un ampio repertorio di canti e danze tradizionali proveniente prevalentemente dall’area di Ostuni. Fulcro principale della loro attività sono le esibizioni dal vivo, nelle quali ricreano le feste contadine di un tempo, quelle dei matrimoni, della vendemmia o del raccolto, nelle quali si ballavano le tarantelle, le quadriglie ma anche la pizzica pizzica, balli che ripropongono in coppie che variano dal numero di tre a dieci e in cui spesso viene coinvolto anche il pubblico. Di pari importanza è anche la dimensione prettamente musicale, e un esempio ne è certamente è la pubblicazione del loro secondo disco “Terra Mea”, nel quale sono raccolti undici brani, di cui cinque tratti dal repertorio tradizionale ostunese e cinque inediti, con l’aggiunta dell’iniziale “Kali Nifta”, che è un tributo alla Grecìa Salentina e al Griko. Gli arrangiamenti curati da Angelo Francioso affondano le loro radici nel folk urbano dell’Alto Salento, e non è un caso che si sia scelta un impostazione sonora essenzialmente basata sull’intreccio tra le fisarmoniche di Salvatore Ciola, e Giuseppe Capone, e l’organetto di Nicola Capone, mentre a farsi carico dei tamburi a cornice sono Enzo Andriola e Giuseppe Francioso. Completano l’organico Antonio Bruno alla chitarra e al basso acustico), e le quattro voci di Giovanni Greco, Angela Larghezza, Dominga Calamo, Giuseppe Palmisano, che rappresentano un il vero valore aggiunto di questo ensamble. Nel loro insieme gli undici brani raccolti nel disco rappresentano un atto d’amore verso la propria terra come dimostrano le intense “Stune”, “I’ Lu Paise Mia”, e “Quanne Veniste A Stune” tutte dedicate alla città bianca, o il nostalgico canto di emigrazione “L’Emigrande Stunese”. Non mancano alcune pizziche come “Pizzica Paesana” e “Me Pizzica Lu Core”, tuttavia il vertice del disco è da rintracciarsi nei momenti più leggeri e spensierati in cui emerge tutta l’energia del Gruppo Folk Città di Ostuni. “Terra Mea” è dunque un disco di puro artigianato folk, che non mancherà di regalare qualche bel momento a quanti vi dedicherenno un ascolto.
Salvatore Esposito
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