“Pindorama” è il secondo album per il progetto BZ4tet, gruppo che vede protagonisti due eccellenti strumentisti brasiliani come Luiz Lima (chitarra), e Ricardo Da Silva (batteria e percussioni) e gli italiani Claudio Carboni (sax), Marco Cattarossi (basso). Questo nuovo lavoro giunge a cinque anni di distanza dall’apprezzato “Cem Saudades”, con il quale il quartetto si era fatto apprezzare non solo per la qualità delle loro reinterpretazioni di classici della tradizione musicale brasiliana, ma anche per la cura e il profondo studio che aveva caratterizzato il loro percorso di ricerca. La loro proposta musicale incarna molto bene tutto l’immaginario quasi mitologico che caratterizza il calendario di feste popolari brasiliane, feste come il celebre carnevale ma anche festa junina e bumba-meu-boi, da sempre caratterizzate da un repertorio di musiche e danze tradizionali che rappresenta la testimonianza vivente di quel realismo magico di cui il Brasile è patria. “Pindorama” riprende così un discorso interrotto con il precedente disco, riproponendo la medesima formula con l’elegante chitarra del norte-riograndense Luiz Lima a tracciare la linea melodica, su cui il sax di Claudio Carboni ricama e cesella ogni nota, mentre a dettare i tempi c’è il basso di Cattarossi e le sopraffine percussioni di da Silva. Tra frevos, baioes e chorinhos pieni di "molho", ovvero il particolare swing tutto brasiliano, risaltano echi di Mediterraneo che vanno a chiudere quel cerchio aperto da tanti italiani che a più riprese hanno trovato nel Brasile la nuova terra promessa negli anni dell’emigrazione e che hanno gettato le basi per la Musica Popular Brasileira. Durante l’ascolto il disco ci schiude le porte per un cammino immaginifico tra le suggestioni e le atmosfere tipiche del Brasile nel quale incontriamo sia belle interpretazioni come nel caso di “Um A Zero” in cui spicca il dialogo tra il clarinetto di Gabriele Mirabassi e il sax di Claudio Carboni, l’evocativa “Sonoroso” e la festosa “Coco Do Coco”, ma anche eccellenti brani originali firmati da Luiz Lima come la title track e “Geneve”, in cui brilla il violoncello di Lara Vecoli. Vertice del disco è la fascinosa “Accorsa” firmata da Riccardo Tesi che la impreziosisce con il suo organetto diatonico, e che senza dubbio è il brano che meglio sintetizza lo spirito che anima il disco. Insomma “Pindorama” è un gioiello di pregevole fattura che non mancherà di sorprendere tanto gli appassionati di musica brasiliana, quanto anche gli ascoltatori occasionali.
Salvatore Esposito
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Sud America e Caraibi