Giunto alla sesta edizione, Soul Food è ormai diventato un appuntamento irrinunciabile per quanti credono che attraverso piccoli gesti come cucinare e ricercare di prodotti genuini, sia possibile quella “rivoluzione di ogni giorno”, che è stata il leit motiv di questa manifestazione itinerante, nomade e tutta incentrata su intrecci tra musica, arte, cibo e sostenibilità. Promosso dall’associazione Terreni Fertili, il festival, tenutosi a Roma nell’arco di tre giornate dal 24 al 26 maggio in location differenti, è stata l’occasione per riscoprire il valore del gusto e del mangiar bene e sano, come sinonimo di unione e dialogo tra culture differenti, ma anche per riaffermare come sia possibile costruire una società, libera, equa e solidale. Ad aprire la kermesse romana sono state le Cene Carbonare, nove tavole imbandite all’interno di case private, le cui portate sono state curate ad hoc da artisti, scrittori, lettori ed agricoltori che per l’occasione hanno dato vita ad una varietà di menù differenti, tutti rigorosamente realizzati con prodotti km 0.
Momento clou della serata è stata la cena evento alla quale hanno preso parte oltre centocinquanta persone e che ha visto alternarsi tra un piatto e l’altro le varie performance. L’atmosfera familiare e festosa ha fatto sì che si superassero con facilità anche gli inevitabili problemi organizzativi, e allo stesso modo ha reso ancor più coinvolgente i vari interventi che si sono susseguiti nel corso della cena, il cui menù è stato curato da Genuino Clandestino & Gianluca Gennaioli. Se ad aprire le danze sono stai i tamburi a cornice dell’associazione Terra e Libertà, che hanno accompagnato l’antipasto con le torte rustiche, a seguire sono arrivati gli interventi di Cesaretto di Terraterra, e le fave e cicorie “clandestine”, e il sax di Danilo Desideri di Funkallisto, mentre la testimonianza delle ricerca sul campo di Alessandro Portelli e l’ascolto di due frammenti provenienti dalle sue ricerche sul campo in Umbria hanno fatto da introduzione al burghul alla siriana. Di grande interesse sono stati anche gli interventi di Alessandro Langiu, Ferdinando Vaselli e Valerio Aprea, mentre impeccabile maestro delle cerimonie della serata è stato Donpasta, che ha aggiunto la sua ormai inconfondibile firma a tutto l’evento. Conclusione della serata affidata al dj-set di Massimiliano Troiani e Mr. Makita di U-FM Radio. Il 26 maggio SoulFood ha popolato il Circolo degli Artisti, trasformandolo in un mercato a cielo aperto, in cui i partecipanti hanno avuto modo di avere un contatto diretto con i produttori e con il laboratorio di tagliatelle con Donpasta, il tutto accompagnato dalla musica delle Stacchi a Spillo e della Bassa Bossa Trio. Finale in grande stile con la braciolata biologica, il cooking dj-set di Donpasta a base di soffritto e il Soundsystem di U-FM.
Salvatore Esposito
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