Bombino - Nomad (Nonesuch Records)

Nomad è il disco di un chitarrista che dice e suona cose nuove. Lui è un tuareg, che come soprannome si è trovato appiccicato quello di Bombino, un nomignolo, una sorta di seme appuntito. Secondo voi da dove viene Bombino? E’ la parola storpiata per bambino. Omara “Bombino” Moctarin è nato in Dakar nel 1980 e i suoi primi passi li ha mossi sotto la guida di Haja Bebe, che lo ha reclutato per la sua band. Appassionatosi alle performance video di Jimi Hendrix e Mark Knopfler, il nostro possiede un suono brillante, “fenderiano” lo definirei, impreziosito da una trama poliritmica di grande interesse. Tutto questo ha colpito molto l’immaginazione del bravo Dan Auerbach, il cinquanta per cento dei Black Keys, il quale lo ha inviato ad andare a Nashville per registrare un disco. E’ nato così Nomad, in uscita in questi giorni per la Nonesuch. Il disco suona molto fresco e rivela diversi ed interessanti spunti di riflessione. All’ascolto si avverte chiaramente come l’aver registrato a Nashville rappresenti un valore aggiunto anche in termini di masterizzazione, e ciò rende l’ascolto un esperienza davvero coinvolgente. Si capisce che dietro c’è passione e voglia di dare rilevanza a un musicista di grande talento, e ciò non può che essere uno stimolo rispetto ai cliché musicali che siamo abituati a masticare. Si tratta, insomma, di un lavoro che deve far riflettere, soprattutto il sottoscritto, il quale nonostante il deserto, dove è nato Bombino, sia a noi molto più vicino, da sempre considera molto più familiare dal punto di vista intellettuale Nashville, piuttosto che Dakar. Se posso permettermi, fossi in voi, non mi lascerei sfuggire la splendida versione in vinile. Great Work!


Antonio "Rigo"Righetti
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