Pete Ross & The Sapphire - Rolling On Down The Lane (Beast Records)

Arrivano dagli antipodi, ovvero dall'Australia lui (Pete Ross) e dalla Nuova Zelanda lei (Susy Sapphire), insieme hanno messo su un duo che spazia tra il rock e il blues, strizzando l'occhio al folk e alla psichedelia. Su questa basi poggia il loro terzo album “Rolling On Down The Lane” interamente registrato in Italia, dove Pete vive da diversi anni, che comprende otto brani inediti e due cover: la prima, “Jesus Gonna Be Here”, canzone di Tom Waits pubblicata nel 1992 nell'album Bone Machine, e “Rake”, pezzo che invece fa parte del repertorio di Townes Van Zandt e che risale addirittura al 1971, quando il musicista americano lo scrisse per il suo terzo disco, Delta Momma Blues. Già da questa scelta si evince il tono malinconico che caratterizza l'intero album di Ross & The Sapphire, reso ancora più cupo dal basso acido di Susy Sapphire e dalle chitarre psichedeliche che accompagnano ogni singolo brano e che danno grande originalità all'insieme. “Rolling On Down The Lane” potrebbe quasi essere la colonna sonora di un film western, le atmosfere sono infatti quelle del vecchio west, le canzoni raccontano storie di confine, di sventura, di dubbi, di pentimenti e di redenzioni. La voce intensa di Pete, la sua chitarra “maledetta”, l'incedere solenne di brani come “Corn Silk Hair” (ma non solo di questo) non fanno che confermare, ascolto dopo ascolto, le sensazioni iniziali. Questo terzo album di Pete Ross, che arriva a due anni di distanza dal precedente “Midnight Show”, pubblicato nel 2011, e a quattro anni dal debutto del 2009 quando era uscito “Six Strings Suicide”. Con questo terzo album, Pete Ross evidenzia ancora una volta la sua buona vena compositiva e la sua abilità di chitarrista. Dal canto suo Susy Sapphire sembra il perfetto controaltare di Ross, l'elemento complementare più giusto per suggellare una collaborazione destinata – prooabilmente – a durare nel tempo. Il disco, il cui primo singolo e video estratto è “Devil Inside”, è indubbiamente un esperimento ben riuscito, la prova che si possono unire estremi apparentemente agli antipodi e renderli perfettamente omogenei, grazie a un tessuto musicale di spessore, al talento compositivo e all'abilità nell'esecuzione. Senza mai dimenticare i testi che anche in questa occasione, hanno una parte molto importante, per non dire fondamenale nella resa finale del disco. Rolling on down the lane è stato interamente realizzato in Italia: registrato a Lecce, al Sudestudio, con gli arrangiamenti di Ivan A. Rossi, e masterizzato al Nautilus da Giovanni Versari. Nel disco figurano anche le collaborazioni di Gianluca De Rubertis e Andrea Rizzo (Il Genio). Il video di “Devil Inside” è stato girato sul Lago di Como e diretto dalla regista Viola Barbato. A testimoniare che dagli antipodi all'Italia il passo è molto più breve di quanto si possa pensare. E il risultato è più che confortante. 


Patrizia De Rossi
Nuova Vecchia