Non si contano più in Italia le band e gli artisti che in qualche modo si rifanno alla musica balcanica, e questo non sempre con risultati positivi, tuttavia di tanto in tanto dalla mischia viene fuori qualche progetto interessante. E’ il caso dei Baro Drom Orkestar, gruppo nato nel 2008 da un idea del chitarrista Simone Sollazzo e che negli anni ha dato vita ad una interessante proposta artistica che spazia dalla musica gitana alle czardas ungheresi, dalle hora rumene allo swing manouche, passando attraverso le tradizioni balcanica, greca ed armena fino a toccare il klezmer e la musica mediorientale. Si tratta insomma di un meltin’ pot sonoro volto non solo ad identificare un possibile suono globale dell’Est Europeo, ma anche quella che è la radice comune. A caratterizzare la loro cifra stilistica sono arrangiamenti originali e mai scontati nel quale la tradizione viene riletta arricchita da sonorità moderne che pescano nella world music come nel jazz. Nel corso degli anni la Baro Drom Orkestar si è fatta apprezzare soprattutto dal vivo esibendosi in Italia come all’estero in situazioni molto diverse tra loro, dimostrandosi a loro agio tanto nei teatri quanto nelle piazze, nei grandi festival e nei jazz club. A coronamento di due anni di intenso lavoro sul palco arriva “Zu-ga-be!”, disco di debutto del gruppo, completamente autoprodotto e che raccoglie sette brani strumentali, nei quali emerge in modo chiaro come il loro potenziale sia molto ricco, tanto dal punto di vista tecnico quanto da quello prettamente stilistico. L’ascolto rivela come la loro ricerca non sia volta solamente all’esercizio di stile ma piuttosto punti verso l’esplorazione sonora a tutto tondo, sicché non ci sorprende trovarli vederli rileggere brani tradizionali come l’inziale “Sirba”, “Rumania Hora And Bulgar” ma soprattutto “Bei Mir Bist Du Shon”, senza dubbio uno dei vertici del disco insieme alla successiva e travolgente “Fanfara Ciociara”, unica traccia inedita in scaletta. A guidare la linea melodica dei brani è il continuo dialogo tra il violino di Gabriele Savarese e la fisarmonica di Modestino Musico, mentre del ritmo si fanno carico l’impeccabile Piero Spitilli al contrabbasso e Gabriele Pozzolini che si destreggia tra percussioni e batteria. Nel complesso “Zu-ga-be!” è un ottimo primo passo per quella che si preannuncia un futuro interessante per la Baro Drom Orkestar, e siamo certi che anche nel prosieguo confermeranno tutto quanto di buono fatto sin ora.
Salvatore Esposito
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