Vedo Bob per la decima volta credo.
Ha il suo cappello a tesa larga, siede spesso al piano, qualche volta al suo organo Vox, pochi pezzi con la chitarra a tracolla.
Nessuna concessione a nessuno, il sound è tornato a passare per le staffilate chitarristiche di Charlie Sexton, mentre il fido, fidatissimo ( come tutti i basisti!) Tony Garnier sfoggia bei bassi Rickenbacker e un dog house bass.
I pezzi sono quelli della scaletta tipica di questa estate 2012.
Mi scende una bella lacrima solitaria su Tangled Up in Blue, mi commuovo pensando a Blood on The tracks, il mio Dylan preferito ( stasera ci sarà anche una Simple Twist of Fate scheletrica, dominata da un solino di bob alla chitarra da arresto…) ma Tangled è proprio bella, un poco funky, si avete capito bene, funk…perché Bob è prima di tutto un uomo di ritmo, di ritmo per le sue liriche e di ritmo per le scelte, sembra che nelle due ore e passa dello spettacolo voglia farci sentire tutti i tempi che la sua band sa affrontare con scioltezza, dallo shuffle allo swing, dal terzinato all'old time, dal r'n'r al blues tipico fino alla ballad rock midtempo.
Una cosa si capisce di Bob, lui è il nostro vendicatore mascherato, quello che ripara i torti dominate da deejay radiofonici che insegnano alle folle su network nazionali, vendica i torti delle generazioni ostaggio delle brutture storte dei talent show, ripara i guasti dei vocal trainer, di quelli che si adoperano per tenere i giovani al giogo della loro ignoranza, di quei rockers farlocchi che si occupano più della linea del tricipite che del loro mestiere, ci son problemi ragazzi?
Bob è sempre avanti e così, quando, per la seconda volta, vedo il gruppo stringersi attorno a Bob per ringraziare in quel modo così elegante e demodè, quasi fossero in un teatro di sessant'anni fa, quando capisco che sta salutando, la solita domanda mi si erge in testa come un grande punto interrogativo croccante:
ma domattina come sarà?
Mentre ritorniamo verso Modena siamo raggiunti, io e Fra, dalla notizia che Tempest, il nuovo lavoro di Bob, uscirà l'11 settembre. So che la data me la ricorderò bene, come non mi capita con molti artisti.
So che Bob starà suonando anche stasera e che presto tornerà a solcare l'America dei miei sogni e dei miei libri, in un tour che lo vedrà suonare in posti che mi ricordano la prima volta che ho letto Jack Kerouac e il suo Sulla strada.
So che Bob c'è ed è un mondo un pò migliore, più bello.
Antonio "Rigo"Righetti
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