Nati nel 1976 dalla comune passione per la musica folk di alcuni musicisti della zona di Varese, i Polverfolk sono una sorta di collettivo musicale composto da: Adalberto Zappalà (mandolino, basso acustico, chitarra e cori), Augusto Gentili (whistle, irish flute, fife, spoons, bodhràn, basso acustico e basso freatless), Daniele Rigamonti (bodhràn, snare drums, cajon, ocean drum, bones), Dario Cecchin (voce e cori), Duilio Garzolino (bouzouki, chitarra, voce e cori), Elisa Madrigali O’Shea (voce, cori, chitarra), Roberto Rainaldi (cornamusa scozzese), e Vittorio Mazzola (sound engineer). Dopo una iniziale parentesi nella quale si sono dedicati alla musica popolare del Sud Italia, è sbocciato il grande amore per la tradizione celtica, ed in particolare dell’Irlanda e della Bretagna, il cui studio è proseguito incessantemente nel corso dei successivi trent’anni nonostante i vari cambi di formazione. I Polverfolk hanno dunque perseguito non solo l’idea di divulgare la cultura e la musica dell’area celtica ma sopratuttto hanno cercato di far emergere la sua forza espressiva nella quale convivono elementi realistici del quotidiano e splendide immagini poetiche, evitando che la loro musica fosse un mero esercizio di stile. Tuttociò ha da sempre animato questo gruppo e gli ha consentito di perseguire con determinazione il loro percorso di ricerca musicale. Il loro disco più recente, Sunflowers, raccoglie tredici brani, per lo più tradizionali, e rappresenta senza dubbio il lavoro più completo mescolando brani provenienti da Bretagna, Irlanda e Scozia. L’ascolto risulta assolutamente piacevole e sorprende per la dedizione e la professionalità con cui hanno approcciato sia l’esecuzione sia l’arrangiamento dei singoli brani, utilizzando solo ed esclusivamente strumenti tipici e senza ricorrere ad artifici sonori. A guidare i vari brani è la voce di Duilio Garzolino, mentre ai controcanti si alternano i vari componenti del gruppo supportati magnificamente dall’ottimo intreccio strumentale dato dal dialogo tra il whistle, la chitarra e la cornamusa. A spiccare in modo particolare oltre ai traditional come il fascinoso medley iniziale Mormond Braes Suite e il lungo The Marcing Set è la splendida Sunflowers Suite unico brano originale del disco che evidenzia molto bene come questo gruppo sia riuscito a fare propria la tradizione musicale celtica. In trent’anni di attività i Polverfolk hanno inteso portare avanti un discorso di riproposta rigorosa e curata in ogni dettaglio e questo non può che rendere nobile la loro opera sia per la portata divulgativa sia soprattutto per l’impegno e la passione profusi.
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