Formatosi al fianco di grandi artisti come Paolo Fresu, Angela Luce, Bruno de Filippi e Aurielio Fierro, Lorenzo Hengeller è un musicista e compositore napoletano con alle spalle già due dischi, Parlami Mariú... ma non d'amore del 2004 e Il giovanotto matto del 2006, che lo hanno segnalato come una interessante sorpresa per la scena musicale italiana. Nel suo stile convergono l’amore per il jazz e lo swing con quello per la musica italiana tra gli anni trenta e cinquanta, ma soprattutto i suoi punti di riferimento musicali ovvero Kramer, Carosone e Luttazzi. Canzoniere Minimo Leggero, il suo terzo disco in studio, rispetto ai precedenti lo vede alle prese con un lavoro di ricerca e di recupero ancor più serrato ed approfondito sulle sonorità d’antan, senza perdere di vista la brillantezza e la leggerezza di certi temi strumentali, da sempre suo marchio di fabbrica. Programmatiche in questo senso ci sembrano anche la copertina, ispirata alle opere del designer newyorkese Saul Bass, e il titolo del disco, un’ omaggio a Giorgio Gaber e alla sua trasmissione Canzoniere Minimo del 1963, entrambi infatti lasciano intuire chiaramente come il musicista napoletano si muova tra passato e futuro con grande agilità. Con la complicità di Stefano Bollani e Gianluca Guidi, Hengeller ha messo insieme quattordici brani, che insieme compongono un’ ironica serie di racconti tratti dalla quotidianità tra personaggi e situazioni davvero divertenti. In questo senso fondamentale è il songwriting del musicista napoletano, nel quale l’ironia e la leggerezza vanno a braccetto. Ad aprire il disco è Ricordi ..Rai!, un brano di impostazione jazz nel quale si ritrovano le arie più famose dei programmi RAI degli anni cinquanta, che compongono un sorprendente medley dai tratti nostalgici. Si spazia poi dallo swing di Tassista e Superenalotto, nelle quali ritroviamo echi del Quartetto Cetra, ai rimandi a Buscaglione di Vetero Playboy con Stefano Bollani in grande forma al cantato e Hengeller che eccelle al piano, passando per gli echi di Chet Baker de Il Mangiatore di Tabacco fino a toccare la scanzonata Che Afa Fa. Tra i brani più divertenti, ma anche più originali vanno segnalate Edizione Straordinaria TG, con la voce della giornalista del TGR Campania Marisa Figurato ad annunciare un improvviso capovolgimento del Vesuvio, con tanto di dichiarazione di rito dell’ormai ex sindaco di Napoli, Rosa Russo Jervolino, e la splendida Guapparia 2000, nel quale attraverso uno stile che ricorda quello dello scrittore Beppe Lanzetta, viene caricaturato il guappo del nuovo secolo, tra cellulare, scooterone e vestiti firmati. Così tra testi quasi da cabaret, cori femminili, parole troncate e ritmi che spaziano dal tango al blues, il tutto acquista lo spessore di uno spettacolo quasi teatrale, in cui la leggerezza diventa sinonimo di grandi contenuti come dimostra l’altrettanto bella, Primario che fa il verso a Binario di Claudio Villa. Non mancano alcuni omaggi come quello a Lelio Luttazzi con una bella versione di Nostalgia per la musica, o quello a Domenico Modugno con Musetto. Insomma se Hengeller cercava conferme con questo disco, ha centrato del tutto l’obiettivo dando una visione della vita quotidiana a Napoli tra bellezza e contraddizioni.
Salvatore Esposito
Tags:
Storie di Cantautori