Uross – 29 Febbraio – Lo Squilibrista (Olivia Records/waveahead.com)

Rock band pugliese di base a Monopoli, gli Uross nascono nel 2005 e dopo una lunga serie di concerti e partecipazioni a festival, giungono al disco di debutto con 29 Febbraio – Lo Squilibrista. Ispirati tanto dal rock di U2, Rolling Stones e Led Zeppelin quanto dal cantautorato italiano di Ivan Graziani e Rino Gaetano, questi ragazzi di belle speranze propongono un rock cantautorale gradevole che li fa assomigliare ai Rossofuoco di Giorgio Canali ma anche ai più recenti e pretenziosi Marlene Kuntz. Il gruppo formato da Uross (voci e chitarre), Fashion (basso), Andrea B (tastiere) e FredFallo (batteria) e vede la sua line-up per l’occasione arricchita da due special guest ovvero Andrea Acquaviva alla chitarra e Giorgio Distante alla tromba, che contribuiscono a rendere più ricco il loro sound. L’ascolto è senza dubbio coinvolgente e stimolante dal punto di vista musicale, ma non tutto fila per il verso giusto o meglio, troppo spesso i brani della band barese rimandano a questo o a quel gruppo, il che non è un peccato ma svilisce quanto di creativo riescano a produrre senza guardarsi intorno. In questo senso vale la pena citare i primi tre brani ovvero la travolgente Amaro, L’Urlo e la poetica Psychoman, che dimostrano in modo abbastanza concreto quali siano le potenzialità degli Uross. Nell’alternanza tra brani elettrici dalle ritmiche violente e ballate dai testi incazzati e scanzonati allo stesso tempo, si scoprono brani interessanti come La Canzone Di Natale (Anche Quando Natale Non E’) o Godot con la tromba di Distante in bella evidenza o ancora Ormai Andato. Il meglio però arriva con Sciarrabball, unico brano in dialetto del disco, che lascia intravedere una possibile strada da percorrere per questa band che, sebbene ricca di talento, ricalca un certo tipo di rock fin troppo abusato in Italia.

Salvatore Esposito

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