Diretta da Corrado Bungaro e composta da quindici talentuosi musicisti provenienti da ogni angolo del mondo, OrchExtra Terrestre è un ensamble multietnico di base a Trento, nato per iniziativa dell’Assessorato alla cultura del Comune di Trento, con l’intento di creare un punto di contatto attraverso la musica tra le diverse presenze etnico-culturali presenti in Italia. Un progetto non solo degno di interesse musicale ma anche prettamente sociale, essendo la dimostrazione di come l’integrazione tra le varie culture in Italia sia un sogno possibile. Alla base di questo progetto c’è l’idea di creare un luogo ideale dove far incontrare i suoni, gli idiomi, i colori e i profumi dei diversi angoli della Terra, facendoli mescolare e confrontare, dando vita a quelle che loro hanno definito Musiche dell’Altro Mondo. Il vento della musica avvicina il Salento all’Africa, le Alpi ai Balcani, l’India all’Europa, le Americhe all’Asia, in un continuo dialogo tra voci, percussioni, strumenti che vede mescolarsi il ronga-shangaan, uno dei più diffusi idiomi di origine bantu del Mozambico con il serbo-croato, l’arabo con il bulgaro, le lingue zingare ròmanes e sinti con il portoghese, l’italiano con i dialetti siciliano, salentino, griko e garganico. L’OrchExtra Terrestre è così composta da Aleksej Asenov (Bulgaria) alla fisarmonica, Zaharina Asenova(Comunità Rom) alla voce, Vincente Cossa (Mozambico) alla chitarra, Helmi M’Hadhbi (Tunisia) all’oud e alle percussioni, Sara Giovinazzi (Italia) voce e percussioni, Irene Fornasa (Italia) contrabbasso e voce, John Salins (India) alle tablas, Kam Gabrieli (Comunità Sinti) alla chitarra e alla voce, Andrea Maia (Brasile) alla voce, Giordano Angeli (Italia) al sax e alle percussioni, Carlos Alvarado Rodriguez (Messico) alla tromba, Carlo La Manna (Italia) al violoncello, e ovviamente dal direttore, Corrado Bungaro, che dell'OrchExtra è anche il violinista. Il segreto di questo ensamble consiste nel’essere riuscito ad unire nella diversità, i vari generi musicali che appartengono alle tradizioni locali, infatti è proprio la varietà di stili che permette di andare oltre i confini degli stili e oltre quelli delle nazioni. Il risultato di questo grande progetto è Musiche dell’Altro Mondo, disco che raccoglie quindici brani di eccellente fattura che spaziano dai canti religiosi arabi a quelli popolari del sud Italia fino a toccare i canti ladini e quelli delle comunità africane, rom e sinti, il tutto caratterizzato da un suond originalissimo nel quale confluiscono generi musicali diversi, opposti eppure insieme armonicamente amalgamati. Il risultato complessivo è un disco che piace per la sua varietà stilistica, e per la capacità di spaziare in lungo ed in largo non solo nella nostra penisola ma in tutto il mondo, andando ben oltre i canoni imposti dalla World Music. Durante l’ascolto brillano così brani come Mama Afrika, il tradizionale salentino Klama, il canto della tradizione ladina Bal De La Strie, o ancora il travolgente Gypsy Swing che insieme a Magumba rappresenta uno dei vertici del disco. Insomma Musiche dell’Altro Mondo sistetizza bene la varietà di suoni e colori musicali espressa dall’OrchExtra Terrestre, un progetto senza dubbio degno di nota e di grande apprezzamento.
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Global Sounds