Stephen King scrive nelle note di copertina di averlo scoperto perché un camionista con un forte accento del sud aveva chiesto una sua canzone alla radio, Slaid Cleaves però non è un cantautore alle prime armi ma anzi è considerato uno dei depositari della tradizione dei troubadours americani. Il suo nuovo album, Everything You Love Will Be Taken Away, vede la partecipazione nelle vesti di produttore dell’amico di sempre, Gurf Morlix e rispetto al passato non si discosta molto dai suoi standard sia qualitative sia poetici. I temi trattati nel corso del disco spaziano da donne maltrattate (Run Jolee Run di Ray Bonneville), ad autostoppiste in ritardo per andare al lavoro (Black T-Shirt) e crudeli impiccagioni (Twistin’), passando per gli old time bars e le Haggard songs della splendida Hard To Believe Lo stile di Cleaves, mescola così tradizione country e songwriting classico ma tuttavia il meglio arriva in quegli episodi in cui incrocia ora il bluegrass in Green Mountains And Me ora la Texas-song in Tumbleweed Stew. Tutti i brani sono interpretati in modo tenue, mai rabbioso, infatti all’ascolto si svelano in tutta la loro evocatività, lasciando all’ascoltatore la libertà di immaginarne i tratti più crudi. Attraverso chiaroscuri musicali e letterari, Cleaves, riesce a dipingere e ad incarnare, attraverso le sue canzoni, quell’immaginario della provincia americana, in cui la vita scorre tra sogni e rassegnazione. Nonostante il successo avuto da questo disco, Slaid Cleaves è distinato a rimanere una voce tutta americana, che molto difficilmente farà breccia nel cuore degli europei.
Salvatore Esposito
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