Già leader degli Opa Cupa nonché attivissimo anche nella scena jazz italiana, Cesare Dell’Anna è un musicista dal talento vulcanico, e a buon diritto può essere definito come l’inventore della techno pizzica (ascoltate lo splendido Tarantavirus per credere). Nel 2007 lu Cesare, come lo chiamano gli amici, ha dato vita all’interessantissimo progetto Girodibanda, volto a recuperare il suono e la tradizione bandistica della Puglia in generale e del Salento in particolare. La musica da banda era ed è tutt’ora una delle principali attrazioni delle estati pugliesi, dove, tanto nelle grandi città quanto nei paesi più piccoli, è tradizione che venga allestita una “cassa armonica” (un palco circolare coperto che permette allo spettatore di ascoltare un suono perfetto da qualsiasi punto ci si trovi) piena di luci colorate, che ospita l’esibizione della banda di turno. La banda è la stessa che al mattino accompagna anche la processione del santo patrono e che alla sera, abbandonato il repertorio religioso, permette alla gente comune di ascoltare il repertorio “colto” della musica classica con le arie celebri della Traviata o dell’Aida. Cesare Dell’Anna con Girodibanda ha voluto dare voce a questa tradizione, e partendo dal classico repertorio sinfonico bandistico ha tentato di riattualizzarlo mescolandolo tanto con la tradizione popolare salentina, quanto con il folk cittadino fino a toccare influenze tipiche della musica balcanica. Composto da una tradizionale banda pugliese e dal gruppo Opa Cupa, l’organico di Girodibanda vede anche la partecipazione di numerose voci della tradizione salentina, tra cui spiccano Enza Pagliara, Emanuele Licci e Claudio Cavallo. A testimonianza di questo progetto è stato pubblicato da 11/8 Records, un disco dal vivo, registrato nel 2007 durante una delle serate del Festival de La Notte della Taranta in una piazza di Galatina proprio all’interno di una cassa armonica. L’ascolto regala grandi emozioni, infatti sin dal primo brano l’inedito Neelie, si viene letteralmente catapultati nella piazza di Galatina e si viene trascinati in un viaggio travolgente tra pizziche, brani della tradizione grika, ballate d’amore fino a toccare un sorprendente finale folk. Tra i brani più interessanti meritano una citazione, i tradizionali, Tre Sorelle e Quindicianni magistralmente interpretati da Enza Pagliara, i brani della tradizione grika ovvero Ta Itela, Kalì nifta e Aremu rindineddhra ma soprattutto le improvvisazioni di La Coppula e Zumpa Ninella con ospite Enzo Petrachi, figlio del celebre Bruno. Una citazione particolare la merita anche la partecipazione di una delle regine della musica gypsy ovvero Esma Redzepova che regala un medley splendido tra Rakenkar Phirava e il tradizionale griko Aspro e to xartì. Completa questo progetto discografico, un interessante Dvd contenente cinque brani tratti dal concerto a Galatina con la regia di Mattia Epifani e con vari contenuti extra del gruppo Opa Cupa.
Salvatore Esposito