Andrea Centazzo “Cycles of Life”, Teatro Torresino, Padova, 26 ottobre 2023

Il Centro d’Arte dell’Università ha organizzato a Padova un doppio re-incontro con la storia della musica contemporanea di cui Andrea Centazzo è stato protagonista. In apertura di serata, Veniero Rizzardi ha presentato la nuova edizione in vinile (edita da Ictus/Holidays Records in coproduzione con il Centro d'Arte) del concerto che Centazzo e Evan Parker tennero a Padova il 12 dicembre 1977 e che rimase epico per le tensioni e interazioni col pubblico, da cui scaturisce il titolo del disco: “Bullfighting on Ice!”, esclamazione di Parker ad esorcizzare l’atteggiamento polemico di parte del pubblico. Nelle note di copertina Rizzardi definisce la musica del duo “allora nuovissima (…) testimonianza di una prima apertura della nascente scena italiana della free music alle esperienze nordeuropee (…) Accanto alle percussioni Centazzo usava uno dei primi sintetizzatori a percussione, il Synare, e una serie di oggetti sonori elettronici, tra cui il crackle box costruito in piccola serie da Michael Waisvisz (esemplare che gli era stato donato da Steve Lacy) e anche giocattoli sonori dalla tinta lo-fi, come il ‘sacco di risate’”. Il concerto vero e proprio ha visto Andrea Centazzo protagonista dell’ennesima
evoluzione di "Cycles of Life" a distanza di cinque anni da quando venne presentato per la prima volta al Festival Angelica a Bologna il 22 novembre 2018, al Centro di Ricerca Musicale / Teatro San Leonardo. Cycles of life nacque allora come concerto antologico del lavoro di Centazzo sulla multimedialità a partire dal 1984 con il video “Tiare”, alla base di “video performances” in cui il batterista e compositore elaborava in tempo reale su monitor le immagini degli strumenti che suonava dal vivo. Con le tecnologie digitali a disposizione dalla fine degli anni ’90, Centazzo è stato in grado di sincronizzare sul palco immagini senza sacrificare la sua verve creativa, facendo uso, oltre alla batteria e ai gong, di una tastiera e di due computer con suoni campionati. Nel corso degli anni, i riferimenti a “Tiare” (“terra” in friulano) sono rimasti il perno di Cycles of life, mentre le altre parti dello spettacolo hanno attinto di volta in volta ai diversi lavori compositivi e collaborazioni multimediali. A Bologna nel 2018 furono protagonisti estratti da “Tides of Gravity” e “Einstein’s Cosmic Messengers”, frutto della collaborazione, iniziata nel 2007 con lo scienziato NASA Michele Vallisneri e poi con il Premio Nobel 2017 per la Fisica, Kip Thorne; e da “Eternal Traveler”, lo spettacolo dedicato a Leonardo da Vinci in cui i
suoi disegni anatomici incontrano le pulsazioni del battito cardiaco; e venne presentato “Ephemeral Music/Ephemeral Planet” sui processi di desertificazione del pianeta, le strutture industriali, il consumismo energivoro. Quest’ultima parte è rimasta il segmento conclusivo anche negli spettacoli del 2020 e 2022. A Padova, il Centro d’Arte ha incoraggiato Centazzo a proporre solo la parte sonora dello spettacolo e, quindi, in assenza di immagini con cui dialogare, l’inventiva percussiva del solista ha privilegiato la “meditation music” esplorata con “Sanctuary”, protagonista al Teatro Torresino soprattutto con i riferimenti a “Mandala” e, in particolare, a “Ancient Rain”, in dialogo con le esperienze e composizioni di ispirazione balinese. Ne è risultato un affascinante gioco di rimandi fra il set di batteria integrato da gong e tastiera e l’ampia scelta di loop e suoni campionati, in particolare la ricca paletta di voci e metalli che hanno alternato episodi musicali giocosi e meditativi fino al finale dedicato esclusivamente alla batteria, con lo splendido omaggio a Max Roach, “M.R. Jazz”. Dopo cinque tappe in Germania, il tour erupeo di Centazzo tornerà in Italia a Torri dell’Acqua, Budrio (Bologna) con l’Invisible Orchestra il 4-5 Novembre e il nuovo spettacolo multimediale “Animae Mundi” il 7 novembre che verrà replicato al Teatro Visionario di Udine il 17. I giorni precedenti saranno l’occasione per registrare il nuovo lavoro con Sergio Armaroli, Luca Clonfero, Carlo Actis Dato, Francesca Gemmo e Antonio Merici. 

 

Alessio Surian

Foto e video di Alessio Surian

1 Commenti

Nuova Vecchia