La Piva Dal Carnér, Serie II, n.15, Ottobre 2016

Dopo il numero speciale “Il cuore in pensilina”, pubblicato lo scorso luglio e nel quale erano raccolte le poesie di Bruno Grulli, “La Piva Dal Carnér” torna con un numero ricchissimo, che segna anche la nascita dell’Associazione degli Amici della Piva dal Carner, fondata il 21 ottobre a Montecchio con lo scopo di sostenere le attività della rivista, ed alla quale aderiscono membri della redazione, collaboratori della rivista e soggetti esterni. Ad aprire il numero è il contributo di Bruno Grulli il quale, partendo da alcuni ricordi personali, riflette sul triste momento che sta vivendo la musica popolare in Italia, segnato dalla scomparsa di Bruno Pianta avvenuta il 6 settembre scorso, quella di Mimmo Boninelli del 28 settembre e da ultima quella di Sandra Mantovani, che seguono a breve distanza la morte del ricercatore Febo Guizzi. Di queste figure determinati per la ricerca e lo studio delle tradizioni popolare si occupa con dovizia di particolari Gian Paolo Borghi il qualer tratteggia il profilo della Mantovani e di Boninelli, e ci offre una accurata retrospettiva discografica su Bruno Pianta. La figura di Boninelli torna nel contributo di Dario Cangelli, presidente del gruppo musicale Pane e Guerra, il quale ricorda le tante esperienze vissute al suo fianco. Particolarmente interessante è la rubrica tribuna con l’intervista Ermete Fiaccadori, primo Presidente non partigiano dell’ANPI reggiana attraverso la quale si affrontano tra l’altro i rapporti coi nuovi modi di “ascoltare” i canti nati dalla Resistenza. La sezione dedicata a la Piva presenta la foto di un ignoto suonatore di piva, e il prezioso lavoro di ricerca sul repertorio della Val Tassobbio con Bruno Grulli, Emanuele Reverberi e Paolo Simonazzi che ricostruiscono il percorso di 3 Pive (ballo) partendo da tre frammenti raccolti precariamente da altrettanti vecchi suonatori di Violino valligiani. La rubrica “non solo folk” ospita un resoconto dal Burkina Faso di Bruna Montorsi sulla situazione in quel paese ad un anno dal colpo di stato, mentre Franco Piccinini ci racconta una storia su due sovversivi che negli anni Trenta fecero un volantinaggio notturno sulla strada Bologna-Ferrara. Non manca uno spaccato ancora dedicato alla poesia con le liriche di Stefano Raspini, Lorg, Nella e Storm, mentre Franco Bonilauri recensisce la “Nuova Grammatica del Dialetto Reggiano” di Denis Ferretti. Chiude il numero un divertente rebus curato da Ivan Cigarini. 


Salvatore Esposito

Posta un commento

Nuova Vecchia