Crifiu – A Un Passo Da Te (Dilinò/Self, 2015)

Formata da Andrea Pasca (voce), Luigi De Pauli (chitarre e synth), Sandro De Pauli (fiati e programmazioni), Antonio Donadeo (batteria acustica ed elettronica) e Valerio Greco (basso elettrico), i Crifiu sono una band salentina attiva da oltre un decennio e con alle spalle tre album, nati in quella fucina creativa che è il Centro Dilinò di Muro Leccese (Le). Nel corso degli anni la loro identità musicale è andata via via definendosi, fino ad arrivare alla originale commistione di pop, rock, elettronica e world music che ha caratterizzato l’apprezzato “Cuori e Confini” del 2012 che li ha lanciati verso il successo su scala nazionale, grazie al singolo “Rock & Raï”. A tre anni di distanza, li ritroviamo con “A Un Passo Da Te”, disco che rinnova la collaborazione con il produttore Arcangelo “Kaba” Cavazzuti, e nel quale hanno raccolto undici brani in cui il pop diventa la base di partenza per una ricerca sonora a tutto tondo dalla world music all’elettronica. In occasione dell’ultima edizione del Medimex, dove hanno tenuto un travolgente dj-set, lo stand di Blogfoolk ha ospitato la band salentina per una videointervista in cui ci hanno raccontato questo nuovo album.


Come nasce questo nuovo disco?
Andrea Pasca - Questo nuovo disco nasce portando a casa quelle che sono state le emozioni e l’affetto che il pubblico ci ha regalato in questi anni di tour. Dopo il 2012 con l’uscita di “Cuori e Confini” dove c’era quella che è diventata la nostra carta di identità “Rock & Raï”, abbiamo suonato su tanti palchi, e tutto quello che ci ha catturato in questi anni, lo abbiamo inserito in questo album. E’ un lavoro che parla il nostro linguaggio che è quello di affacciarci al nostro balcone e rubare quelle che sono le melodie, le suggestioni e i profumi del Mediterraneo facendoli viaggiare sulle sonorità moderne come possono essere l’elettronica e le chitarre distorte.

Dal punto di vista prettamente sonoro il disco precedente si caratterizzava per gli addentellati con la world music, questo percorso di ricerca prosegue anche con “A Un Passo Da Te” con l’aggiunta di un più marcato profilo pop…
Sandro De Pauli - Questa è stata un po’ la strada percorsa in questo disco, quella cioè di raccontare il Mediterraneo attraverso la world music utilizzando generi musicali più vicini alle nuove generazioni come il pop, il rock, l’elettronica. Sono questi gli ingredienti 2.0 di questo album che ha cercato di guardare ai suoni world accogliendone gli strumenti e i suoni, ma attraverso un linguaggio nuovo. Noi pensiamo che il genere del futuro sia quello di mescolare le sonorità, non limitandosi solo al pop, al rock o alla world music, ma fare qualcosa di più cercando una identità propria. In questo disco questi ingredienti ci sono tutti, e sono sviluppati in chiave pop, nel senso di popolare, ovvero arrivare al pubblico con semplicità.

Come saranno i concerti del tour di “A Un Passo Da Te”…
Andrea Pasca - I concerti saranno sempre con lo stesso spirito che ci caratterizza, con una forte relazione con il pubblico perché è quello a cui teniamo sempre. Cresciamo e suoniamo soprattutto per il pubblico. Abbiamo presentato il nuovo spettacolo a novembre alle Officine Cantelmo a Lecce, così come durante l’anno non mancheranno i dj set, ma ogni evento con i Crifiu sarà sempre caratterizzato da quell’abbraccio con la gente che ci segue.

Quali sono i temi che avete affrontato nel disco…
Andrea Pasca - “A Un Passo Da Te” affronta i temi di cui è spesso difficile parlare, dall’amore alla speranza, dalla precarietà al mondo del lavoro. 

Quali sono state le ispirazioni alla base delle canzoni di “A Un Passo Da Te”…
Sandro De Pauli - Le canzoni sono nate durante i concerti di “Cuori e Confini”, abbiamo suonato tanto e dalle esperienze hanno preso vita. Sono undici brani di cui ognuno ha una sua tematica, ma che nel loro insieme rappresentano il mondo che ci circonda oggi e nel quale la world music entra. Alle radici di queste canzoni ci sono gli studi di Ernesto De Martino che è stato lo studioso della musica popolare selentina e non solo, l’antropologia è stato uno degli ambiti a cui abbiamo guardato per raccontare le nostre storie in cui raccontiamo le crisi che la storia di ognuno di noi può avere, ma anche la possibilità di riscattarsi e di superarle. C’è un brano in cui diciamo tutto questo e diciamo che l’arcobaleno lo vediamo solo dopo il diluvio, e che il sole sorge solo dopo aver attraversato la notte. Questa idea attraversa tutto il disco, e viene declinata in maniera diversa nelle undici canzoni…

L’esperienza Crifiu nasce all’interno del collettivo Dilinò. Ci potete raccontare questa esperienza?
Sandro De Pauli - Dilinò nasce nel 2002 dall’unione tra la nostra band e Claudio “Cavallo” Giagnotti dei Mascarimirì, e da allora è un work in progress ogni giorno e cerchiamo di lavorare sempre ai nostri progetti, organizzare le varie iniziative sia culturali che musicali aperte al mondo coinvolgendo altri gruppi che riusciamo a contattare in fiere come il Medimex.



Crifiu – A Un Passo Da Te (Dilinò/Self, 2015)
“La storia è il luogo della precarietà che si oltrepassa in un orizzonte metastorico e simbolico dove la crisi si ribalta, cambia di segno per tornare nella storia e continuare a farla. Un invito a riscoprire l’antica capacità dell’uomo di attraversare lo smarrimento della crisi e tornare a “splendere” nella storia di ogni giorno. La copertina dell’opera sintetizza simbolicamente tutto questo: è una goccia che germoglia colore come una madre che partorisce un figlio. Goccia che è lacrima perché il cielo conosce il pianto del diluvio prima di sorridere con l’arcobaleno. Goccia che è sudore perché è dalla fatica della semina che nasce la gioia del raccolto. Goccia che è acqua, fonte di vita, come madre che dà la vita”, così i Crifiu scrivono nella presentazione di “A Un Passo De Te”, il loro quarto album che giunge a tre anni di distanza dal precedente “Cuori e Confini”, dal cui lungo tour in Italia e Europa ha preso vita convogliandone storie, esperienze ed emozioni. Realizzato da Dilinò con il sostengo di Puglia Sound, il disco raccoglie undici brani prodotti da Arcangelo “Kaba” Cavazzuti, che nel loro insieme compongono una sorta di concept album sulle crisi che ognuno di noi vive e la capacità di superarle, quasi fossero lo stimolo per il cambiamento e la crescita. Si tratta, dunque, di un disco pieno di vita e che canta la vita, in cui si riflette l’esigenza di trasmettere all’ascoltatore una dose di buone vibrazioni in grado di trasmettere speranza per un futuro migliore, perché dopo ogni salita c’è una discesa, e dopo ogni notte c’è un giorno nuovo che nasce. Dal punto di vista musicale il disco si caratterizza per un sound dal tratto pop contemporaneo nel quale si mescolano elementi di rock, world music ed elettronica, il tutto condito da potenti groove, chitarre, basse frequenze e melodie originali ad avvolgere la voce di Andrea Pasca. Durante l’ascolto a spiccare sono senza dubbio i due singoli, dal tratto melodico accattivante e dal grande potenziale radiofonico, ovvero la trascinante “Un’estate così”, che ha anticipato l’uscita del disco, e “Al di là delle nuvole”, in cui spicca la partecipazione della sezione di fiati di Manu Cho e dei Boom da Bash, ma in linea generale è tutto il disco si lascia ascoltare con grande piacere con brani come l’inziale “Il cuore torna”, la corale “Vivendo il vento” e la spensierata “L’amore è resistenza”. Insomma “A Un Passo Da Te” conferma i Crifiu come una delle realtà più interessanti della scena pop-rock italiana, tanto dal punto di vista sonoro quando da quello prettamente competitivo.


Salvatore Esposito

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