Nour Eddine Fatty & Uninettuno World Orchestra, Auditorium Parco della Musica, Sala Petrassi, Roma, 27 Aprile 2013

Nato da un’idea di Maria Amata Garito, rettore dell'Università Telematica Internazionale Uninettuno, il progetto Uninettuno World Orchestra, è senza dubbio una delle novità più interessanti di quest’anno, e non solo perchè vede protagonista come direttore artistico Nour Eddine Fatty, ma anche perché coinvolge un organico di eccellenti musicisti provenienti da tutta l’area del Mediterraneo e da diverse estrazioni artistiche. Oltre ad eccellenti musicisti italiani come Margherita Papale (violino), Bruno Zoia (contrabbasso), Simone Pulvano (rik), Gianni Trovalusci (flauto), Paolo Sodini (chitarra) e Paola Capone (bouzuki, chitarra), che ha curato anche gli arrangiamenti, l’orchestra raccoglie anche eccellenti strumentisti come il talentuoso violinista italo-istraeliano Marco Valbrega (primo violino, viola), il percussionista italo-spagnolo Gabriele Gagliarini, il polistrumentista egiziano Samir Abdelaty Elturky (daoul, darbuka), tre giovani musicisti del Conservatorio di Santa Cecilia ovvero il violoncellista algerino Mehdi Baba Ameur, la violinista bulgara Darena Petrova (viola), e la talentuosa strumentista albanese Fiorela Asqeri (violino), nonché l’eclettico flautista francese Thomas Vahlé.
Rispetto alle tante orchestre multietniche che abbiamo imparato a conoscere in questi anni, la Uninettuno World Orchestra nasce con prospettive differenti infatti se dal punto di vista musicale si caratterizza per l’incrocio tra sonorità world e musica classica, da quello prettamente concettuale punta a diventare un riferimento per il dialogo interculturale nell’area del Mediterraneo. Dopo diversi mesi di lavoro, e con alle spalle già il successo di uno spettacolo dedicato ai canti religiosi, la Uninettuno World Orchestra lo scorso 27 aprile nella bella cornice della Sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica, ha dato vita ad uno splendido concerto, prodotto da Helikonia, dal titolo “Il Mediterraneo Canta L’Amore”, un suggestivo itinerario sonoro attraverso i canti d’amore e la poesia dei vari popoli che si affacciano sul Mare Nostrum. Sul palco ad occupare il centro della scena è il direttore dell’Orchestra, Nour Eddine Fatty, che imbracciato il suo inseparabile oud ed accompagnato magistralmente dalla sua orchestra ci conduce subito nel cuore della musica del mediterraneo con “Mediterranean Suite” che raccoglie tre brani strumentali di sua composizione ovvero “Drivin’ Love”, “Moroccan Valzer”, e “Balcan Dream”. Sin da subito brilla l’evocativa tessitura sonora data dall’intreccio tra archi, fiati e strumenti etnici, è l’incontro tra Oriente e Occidente, tra il Nord Africa e il Sud dell’Italia, un abbraccio tra suoni, timbriche e ritmiche che accoglie ed avvolge in modo sorprendente anche le voci recitanti dell’attrice Paola Lavini e del poeta marocchino Driss Alaoui Mdaghri.
Sono loro a dare voce ed anima alle splendide liriche di Saffo, Arthur Rimbadud, Federico Garcia Lorca, Jibran Khalil Jibran e Nazim Hikmet, selezionate per l’occasione e che nel loro insieme sposate alla musica diventano una grande ode d’amore cullata dalle acque del Mediterraneo. Si passa poi ai canti tradizionali come la toccante “Lamouni Li Gharou Meni” di Boucahnak , proveniente dalla tradizione musicale tunisina e quel gioiello che è “Lillah Ya Ghazzali”, tratta dal corpus di canti degli ebrei algerini, fino ad approdare alle coste dell’Italia meridionale con una trascinante versione di “Era De Maggio” cantata in italiano ed arabo da Nour Eddine. Musica e poesia diventano così una sola cosa, tra versi recitati e canti d’amore, con le voci recitanti e quella di Nour Eddine, che si fanno interpreti di un dialogo su più livelli per culminare in un finale travolgente con “Notte In Calabria” e “Koum Tara”, che applauditissime rappresentano anche il vertice di tutto il concerto. Al culmine della serata e poco prima del bis di rito, arriva anche un prestigioso riconoscimento per l’Uninettuno World Orchestra, ovvero il Premio Arci per il dialogo e la valorizzazione delle culture del Mediterraneo che viene consegnato dal responsabile della cultura di Arci nelle mani del rettore dell’Università Telematica Uninettuno.

Il Film del Concerto
Prima parte http://www.uninettuno.tv/Video.aspx?v=756 
Seconda parte http://www.uninettuno.tv/Video.aspx?v=757



Salvatore Esposito

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