Giulia Pratelli | Luca Guidi – DI BLU, Omaggio a Domenico Modugno (Autoprodotto, 2025)

Giulia Pratelli e Luca Guidi hanno deciso di omaggiare Domenico Modugno, uno dei padri della canzone d'autore italiana. "Di blu" contiene nove tracce, nasce da un’idea di Giulia Pratelli e passa attraverso l’esperienza dello spettacolo teatrale “Blu, Dipinto”, nel quale Guidi e Pratelli interpretano alcuni tra i brani più celebri dell’artista pugliese. La produzione artistica ed esecutiva è stata curata dai due artisti, gli arrangiamenti sono di Luca Guidi, che nel disco suona chitarra acustica, classica, elettrica, basso, piano, percussioni e cori. In apertura troviamo “Amara terra mia” con una prima parte dal sapore popolare, poi la voce viene accompagnata da un travolgente tappeto di percussioni. “Dio come ti amo” è ricamata dagli arpeggi delle chitarre. Segue “Le farfalle” con l’ukulele e la chitarra classica ha un vago ricordo del Quartetto Cetra. Molto intensa “Che cosa sono le nuvole?” (impreziosita dagli interessanti interventi vocali di Marina Mulopulos e dai fraseggi di chitarra elettrica) con il testo di Pier Paolo Pasolini, ispirato da Shakespeare, che scrisse per l’omonimo episodio del film “Capriccio all’italiana” (1968), dove Modugno interpretava la parte di un monnezzaro. Se “Vecchio Frack” è molto delicata con i controcanti, il pianoforte e la chitarra acustica, la successiva “Meraviglioso” è tutta rivestita in maniera efficace dalle chitarre. Da brividi l’interpretazione vocale in “Tu si’ na cosa grande”, ben riuscito ed elegante il duetto con la voce calda di Mauro Ermanno Giovanardi in “Piove”, introdotta da un frammento de “L’ultimo bacio” di Carmen Consoli. In chiusura non poteva mancare “Nel blu dipinto di blu” in una versione quasi sognante. Un omaggio veramente sentito dove Guidi ha saputo con grande rispetto rivestire le canzoni in maniera squisitamente minimale. Giulia Pratelli dimostra ancora una volta di saper cantare ad alti livelli. La sua voce è una tavolozza di colori e di stati d'animo, a tratti cristallina in altri momenti più incisiva, ma sempre emozionante e perfetta nell'intonazione. Tra i ringraziamenti si legge: “A Domenico Modugno per averci condotto nel luogo magico e costantemente mutevole, al confine tra cielo, mare, sogno e realtà”, che poi sono esattamente le stesse sensazioni che si provano nell’ascoltare questo prezioso disco, anzi (giusto per rimanere in tema) meraviglioso. 


Marco Sonaglia

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