Gijs Levelt – Playground (Level T Records, 2025)

Trombettista e compositore olandese, Gijs Levelt ha alle spalle un lungo ed articolato percorso artistico nel corso del quale è stato tra i protagonisti del leggendario Willem Breuker Kollektief, per approdare nel 1997 alla Amsterdam Klezmer Band con cui ha inciso quindici album, oltre a suonare in tutto il mondo. Parallelamente, nel corso degli anni ha collaborato con Ned McGowan nel Karnatic Lab, organizzando concerti, festival e pubblicando dischi. Attualmente, oltre a suonare con i Spinifex, ha coltivato la sua carriera come solista con progetti in cui la sua tromba dialoga con l’elettronica e la world music. Il suo nuovo album “Playground” raccoglie una selezione di composizioni scritte per diversi spettacoli teatrali diretti da Mariken Bijnen come “Voorbij” per il Theatergroep Zout e “Aardgasten” del Theatergroep Hollands Glorie del 2018, “Augustus Oklahoma” del 2022 e “Momentum” del 2024 del Theatergroep Vuur, “The Beauty Queen of Leenane” del Toneelgroep Kluif del 2023 e “Cloaca” del Toneelgezelschap de Papegaai del 2024. Come lascia intendere il titolo, i sessantaquattro minuti del disco sono un vero e proprio parco giochi musicale, vibrante di vitalità e ironia, nel quale scoprire i ventidue brani, composizioni dalla originale cifra stilistica e dalla grande forza immaginifica ed affabulativa nelle quali si attraversano atmosfere e sonorità differenti spaziando dal jazz alla world music, dalla musica kletzmer alla ambient. Le architetture sonore si reggono sull’uso dell’elettronica ma non di rado fanno capolino la tromba, strumenti giocattolo, bottiglie vuote e strane diavolerie sonore. Ad aprire il disco sono gli archi barocchi di “Momentum” a cui si aggiungono man mano i beat elettronici a costruire un climax dal tratto noir. I quattro movimenti di “Augustus Oklahoma” ci conducono dall’elettronica d’avanguardia di “Introduction” al minimalismo di “Underscore” e “Drumbeat” per giungere alle sperimentazioni tra i suoni nordici di “Johnna”. La successiva “The Beauty Queen” è giocata su una articolata tessitura di beat elettronici e ci introduce alle sette parti di “Cloaca” con il solo di tromba iniziale che ci introduce alla ballad dalla sinuosa linea melodica che si snoda tra la seconda parte e “Transition” per giungere allo swing dei tre segmenti di “New Day” e alla notturna “Heartbeat”. Il ritmo si fa più serrato con “Aardgasten” che si dipana tra i suoni da dancehall di “Seismogroove”, i colori crepuscolari di “Aardbeving”, la cinematografica “Scene 6” e l’inquietante “Climax” che evoca la fuga da un pericolo imminente al suono di una sirena d’allarme. Il solo di tromba dell’intro jazzy di “Voorbij” apre la strada alla sequenza in cui ascoltiamo le ardite sperimentazioni sonore di “Het Dig 1”, la bella versione strumentale de “La Chanson Des Vieux Amants” di Jacques Brel e gli enigmatici incastri musicali di “Het Dig 2”. La brillante “Voorbij (Dub des vieux amants)” chiude un disco intrigante non solo sotto il profilo musicale, ma anche per le originali alchimie sonore sperimentate dal trombettista olandese. https://gijslevelt.bandcamp.com/album/playground-music-for-theatre 


Salvatore Esposito

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