Paolo Archetti Maestri – Amorabilia (Nota, 2024)

"Amorabilia" è il primo disco solista di Paolo Archetti Maestri, cantante, chitarrista e fondatore degli Yo Yo Mundi. Non è solo un disco, ma anche un libro che definisce, esprime e custodisce undici canzoni e undici composizioni poetiche, quasi fossero due squadre di calcio che si confrontano sul prato della creatività e della fantasia. In apertura “I cani sognano di noi” (“I cani sognano di noi e noi sogniamo di cadere, abbiamo mille stelle nelle pozzanghere del cuore e cento lune da abbaiare”) con gli archi ostinati arrangiati da Lucio Costantinni e la doppia voce di Donatella Figus. “La bimba che sognava Maradona” (“Un calcio alla vita ed uno alla magia, figlio del talento incendia vulcano e onde, il canto diventa vento, genio, la follia, la follia che ti ama, il buio che nasconde”) è macchiata dalla tromba di Luca Garino, dal sax di Maurizio Castagna e dalla chitarra elettrica di Paolo Bonfanti. Si prosegue con le delicate e intense “Il cigno e La Rosa” (“Ascolta il soffio del cigno e il pianto della rosa, la nebbia che avvolge il bosco quando si riposa, guarda il fiume che scivola lento sulle cosce della pianura, se la falce miste il dolore, che il martello inchiodi la paura”) cullata dal pianoforte e dal violoncello e “L’ennesima canzone sul tempo” (“Tempo che inclini i pianeti e la corsa muta delle antilopi, aggiusta l’ala del mio canto, gira l’elica del vento, muovi l’elica nel vento”), scritta con Cristian Soldi e cantata insieme a Cecilia Lasagno che suona anche l’arpa. Il violoncello e la voce di Simona Colonna si intrecciano con gli arpeggi di chitarra acustica in “Baionetta” (“Nasce un canto dolcemente la parola e il cuore, lentamente fanno l’amore, nasce un canto dolcemente il cuore la parola, finalmente sono una cosa sola”). “L’amore trova sempre la sua strada” (“Il giorno strappa gli occhi alla luna, si perdono gli stracci nella tosse del vento, lecca la mia mano, placa il mio tormento, Euripide si ferma annusa e abbaia”) ha un tappeto di archi, pianoforte e gli interventi vocali di Marialuisa Ferraro, Daniele Gennaro e Alice Cavalieri. L’antifascismo militante di Maestri si coglie in “Iaio e Fausto” (“Caduti sul nascere della primavera, li schiaffo nel buio, tarantola nera, due fiori gemelli perduti nell’ombra, la mano che uccide, la voce che adombra, morire da giovani non ti fa invecchiare, ma morire ammazzati non fa dimenticare, Iaio ci vediamo, Fausto ci sentiamo: Due lacrime che scendono piano, piano”) dove ritroviamo Simona Colonna e Susanna Roncallo (voce e chitarra). “Estate in piscina” (“Che l’estate in piscina portasse tutta questa felicità, lasciandoci sulla pelle una granella di stelle, che l'estate finisse qui la sua corsa così sul fondo di questa vasca come un sasso levigato da accarezzare nella tasca”) ha sonorità folk-rock ed è suonata con gli Yo Yo Mundi al completo. “Stelle nere” (“Abbandonate dalla luna, le stelle rare si tuffano nel mare, luci gemelle nel riflesso danzando libere sul precipizio dell’abisso”) è una canzone scritta per un gruppo pugliese, i C.F.F. e il Nomade Venerabile, riproposta in un’ottima veste con la melodica in primo piano. “Curcuma e Zenzero” (“Cucina musica afrodisiaca, nota fantastica ci nutrirà, cucina musica paradisiaca, l'etica e la sostenibilità”) risplende di etnico con la cornamusa di Simone Lombardo, il duduk di Maurizio Camardi, il violino di Laura Merione e l’intreccio di voci di Elisa Testa. Il disco si chiude in dolcezza con “La canzone delle distanze” (“Ho bevuto la fame, ho mangiato la sete, digerito lacrime, rubato comete, lo sguardo sale e scende, davanti all'orizzonte, il canto si distende”). Maestri con questo lavoro mette in luce tutto il suo universo umano, confermandosi un fuoriclasse, grazie ad una scrittura raffinata unita a convincenti sonorità. “Amorabilia” è un susseguirsi di emozioni, oltre ad essere un ottimo esordio e una felice conferma. 


Marco Sonaglia

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