Orchestra Giovanile della Valle d’Itria, Giovanna Carone, Mirko Signorile, Daniele Sepe – Yitria (Digressione Music, 2021)

Un lavoro di straordinario spessore culturale, oltre che musicale, quello raccolto in “Yitria”, album nato dalla collaborazione tra i musicisti dell’Orchestra Giovanile della Valle d’Itria – composta da violini, viole, violoncelli e contrabbassi, e diretta dal maestro Antonio Palazzo – e Giovanna Carone, Mirko Signorile, Daniele Sepe. Ascoltando le otto tracce in scaletta si viene spinti dentro atmosfere piene di grazia, rigonfie di uno stupore puro, spontaneo: ogni nota e ogni melodia scandiscono andamenti pacati ed equilibrati, nel quadro dei quali gli sviluppi orchestrali avvolgono la splendida voce della Carone e dialogano con armonia con il piano delicato e puntuale di Signorile. Ancor prima di apprezzare i singoli brani – nella loro costruzione armonica e nel loro perfetto sviluppo melodico – ci si accorge di quanto il programma sia in linea con una visione musicale organica. Una visione che potrebbe accogliere ogni grammatica, ogni testo, tanto è permeabile e aperta. Proprio per questo, una volta ascoltati i primi due brani “Dos Kelbl” e “Far Libe” (title-track, quest’ultima, dell’album del 2012 che ha sancito, dopo “Betàm Soul” del 2009, la fortunata collaborazione tra Giovanna Carone e Mirko Signorile) non stupisce incontrare la prima vera virata timbrica che l’album ci offre. Quella a cui il sassofono di Daniele Sepe dà forma in “Shmaragden”, brano dalla struttura fluttuante, con un inserto dal ritmo più incessante, che si addolcisce gradatamente in dialogo con la voce, per poi spegnere la musica con note brevi e concitate. Sì perché la cifra, il profilo, il mezzo è la sperimentazione, dentro una visione che vuole connettere orchestrazione, approccio jazz e accenni alle atmosfere più tradizionali, (se possibile) più locali. E, in questo modo e con questo tipo di ensemble, gli elementi non mancano certamente. Per avere però la prova più convincente – che sembra spingere l’ascoltatore a “sentire” la scrittura, quasi a toccare il processo di costruzione di un’idea articolata, la cui narrazione cantata è affidata alla lingua yiddish – bisogna arrivare a “Vi a Shpil: Ipazia”. Il brano, connotato da un andamento più sincopato fin dalle prime battute, introduce in modo più deciso lo spirito jazzistico del progetto, che qui si affida a un intermezzo di piano solo: prima flessuoso, poi in contrappunto con gli archi in sottofondo. In questo caso l’apertura lascia il segno, perché il dialogo diviene più complesso, articolandosi con più evidenza in un contrasto (ovviamente non conflittuale ma, al contrario, rinvigorente) tra l’orchestra e il pianoforte. Tra i due poli, la voce di Giovanna Carone rappresenta la congiunzione perfetta: dinamica e dolce, puntuale e bilanciata. Se il primo intervento del sax di Sepe valeva l’effetto sorpresa – come espressione di un plausibile grado di innovazione con cui integrare il corso melodico dei brani – e attirava l’attenzione su una nuova possibilità timbrica, il secondo ha forse il compito di confermare lo spessore della scrittura e delle capacità esecutive di questa formazione composita. In “Ver Vet Blaybn” interviene fin dalle prime note, in modo più soffuso ma, allo stesso tempo, più risoluto. Il risultato è straordinario, perché nello stesso modo in cui le sue note riescono a interagire placidamente con pianoforte, voce ed archi, riesce a ricamare uno spazio solistico di grande effetto, pur intervenendo per l’intera durata del brano in alternanza al canto. In chiusura mi piace segnalare uno dei brani più fantasiosi, sia per l’andamento melodico che per il carattere sinuoso degli arrangiamenti. Si tratta di “Kartoflzup Mit Shvomen” – su testo del poeta yiddish Gebirtig Mordechai – e mostra una sorta di traiettoria inversa rispetto al programma generale di “Ytria”, in cui gli interventi dell’orchestra si configurano come inserti, come incursioni, dentro un quadro composto, in primo piano, dalla compresenza di pianoforte, sassofono e voce. 


Daniele Cestellini

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