Dopo numerose opere che spaziano dalla poesia (“Giovinezza… addio. Diario di fine ‘900 in versi”), alla filosofia (“I trascendentali traditi”, “The Gift. Note di gnoseologia, ontologia ed etica”), sino allo spettacolo (“Varietà”), il professore, giornalista e scrittore Claudio Sottocornola torna con “Saggi Pop. Indagini sull’effimero essenziale alla vita e non solo”, una corposa antologia di saggi e scritti integrali, già pubblicati in passato su varie testate specialistiche o generaliste. Con questo libro, Il docente di storia e filosofia, da anni conosciuto più semplicemente come il filosofo del pop, ci offre un vero e proprio archivio liberamente consultabile. Un lettore, sfogliando il tomo, potrebbe forse chiedersi : “Perché Saggi Pop?” o ancor meglio, “Cosa significa filosofo del Pop?”... Non preoccupatevi, una volta letto il volume troverete tutte le risposte alle vostre possibili domande. Giunti ormai al 2018, non ci sono scrupoli sul fatto che il Pop sia una cosa seria, ma nel caso permanesse ancora qualche velato dubbio, ci aiuterà Sottocornola a sfatarlo. Al di la dei gusti e delle considerazioni personali, tutto ciò che attiene al mondo della cultura “di massa”, la musica, le canzoni, la moda, lo spettacolo, comunicano dei messaggi molto chiari che, anche se (più o meno condivisibili) sono nel bene e nel male lo specchio della nostra società, ci parlano e soprattutto, ci raccontano, talvolta in un modo un po’ univoco e semplificato ma comunque, fotografano piuttosto chiaramente il nostro stato attuale, è così oggi e lo è stato ancor più in passato, pensiamo per esempio alla grande evoluzione culturale dagli anni 50 ai 70, dove, tra dive, urlatori e cantautori, le canzoni e gli interpreti, hanno narrato la nostra società tra desiderio di crescita ed emancipazione, pudori e contraddizioni. Claudio Sottocornola, da anni ha colto molto bene il grande valore e soprattutto, l’importanza della cultura popolare, utilizzandola per costruire un affascinante percorso d’indagine storico/antropologico che racconta noi, il nostro passato e l’oggi con sorprendente autenticità. Tra i molti temi affrontati in “Saggi Pop”, quello della figura femminile nella musica italiana, ha sicuramente un certo rilievo all’interno del testo. Da Wanda Osiris a Nilla Pizzi, sino a Orietta Berti, Mina, Rita Pavone, Caterina Caselli o Patty Pravo, queste donne e dive (ognuna in modo differente) hanno certamente influenzato la cultura e il costume del loro tempo. È evidente che tra “Grazie dei fiori”nel 1951 e “La bambola” nel 1968, o tra “Fin Che la barca va” nel 1970 e “Sei Bellissima” nel 1975, molto sia cambiato, non solo in termini musicali, ed è proprio quel “molto” che Sottocornola sviscera con grande passione in “Saggi Pop”. L’autore infatti, ha la capacità di darci una visione d’insieme molto lucida e comprensibile contestualizzando storicamente le canzoni e raccontandoci come queste possano quasi trasformarsi in istantanee di una particolare epoca.
Naturalmente il libro non si limita ad affrontare solo questo aspetto ma parla anche dell’avvento dei reality, del rapporto tra musica e giovani, tra musica e gastronomia, c’è spazio anche per il cinema (Itinerari nel cinema italiano) e persino per la filosofia (Philosophia magistra vitae?), ricordiamo tra l’altro che Sottocornola è ordinario di storia e filosofia a Bergamo. “Saggi Pop” è insomma un’opera estremamente ricca che non richiede necessariamente una lettura consequenziale, è infatti possibile muoversi liberamente all’interno del testo, esplorarlo, saltare un saggio per leggerne un altro e riprendere tranquillamente in un secondo momento le pagine che avevamo abbandonato, magari incuriositi dalle colorate “Pop Ideas” raccolte nella sezione conclusiva del volume. Già, “Saggi Pop” infatti non offre solo saggi e scritti vari ma anche disegni e ritratti di icone eseguiti dallo stesso Sottocornola. Dal 2004 circa, l’unione tra il desiderio di comunicazione e la passione del professore per la cultura Pop, hanno dato origine alle famose lezioni-concerto che portano nelle scuole e nei teatri, musica, filosofia e anche canzoni, raccontate e interpretate in prima persona. Potremmo definire le lezioni-concerto come peculiari lecture interattive, esperienze di studio e condivisione con un pubblico il più possibile trasversale, che ritroviamo trascritte in forma integrale nella seconda parte del libro al fine di fornirci un’ulteriore possibilità di fruizione. I codici QR in retro copertina danno inoltre l'opportunità di accedere on-line sia alle lezioni concerto che alle Pop Ideas. In definitiva “Saggi Pop” è una lettura davvero piacevole, interessante e a tratti persino rivelatoria, in grado di ridefinire molte certezze che credevamo assodate.
Marco Calloni
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