Accordo Dei Contrari – Violato Intatto (ADC/Ma.Ra.Cash/Self, 2017)

“Violato Intatto”, il quarto album della band bolognese è contraddistinto da un’ impetuosa urgenza creativa che percorre ogni solco. A conferma di ciò, l’idea di pubblicare oggi un album doppio, ci fa capire quanto il progetto rifugga da ogni velleità commerciale per seguire una vocazione artistica ormai consolidata che continua dal lontano 2001, anno di nascita dell’ensemble. Cristian Franchi, batteria, Marco Marzo Maracas, chitarre elettrica e acustica, Stefano Radaelli, sax alto e baritono, zither e Giovanni Parmeggiani, organo, Fender Rhodes, Minimoog, Arp Odyssey, Mellotron, in undici brani ci offrono ben 73 minuti e 25 secondi di musica senza compromessi e lontana da facili etichette. “Violato Intatto” è un percorso sonoro quasi esclusivamente strumentale che si muove liberamente entro i malleabili binari del prog accogliendo i più disparati aromi con una particolare attenzione tanto per il jazz-rock, quanto per certe soluzioni ritmico/chitarristiche che a tratti evocano atmosfere tardo-Canterburyane care in egual misura ai Soft Machine di “Bundles”e “Softs”o in parte ai National Health. Si sottolinea la preziosa presenza nelle trame sonore del gruppo del sax di Radaelli ora elemento fondamentale e impronta caratterizzante della ricca tavolozza cromatica di Accordo Dei Contrari. Lo spettro delle possibilità di questo album è inoltre arricchito dalla presenza di importanti ospiti come: Patrizia Urbani alla voce in “E verde è l’ignoto su cui corri”, Alessandro Bonetti (Deus Ex Machina) al violino in “Shamash” e Gabriele Di Giulio al sax tenore in “Folia Saxifraga ed “Eros vs Anteros”. La curiosa assenza di un basso in organico non pregiudica in alcun modo il risultato delle composizioni, le sue linee sono generalmente affidate alle tastiere, questo diviene anche un tratto peculiare della formazione che si distingue da un consueto trio/quartetto elettrico. Arrivato dopo importanti eventi come il Crescendo Festival in Francia o il Time In Jazz a Berchidda, “Violato Intatto” è un’ottima esperienza d’ascolto che non si adagia sulla ricca eredità del passato ma da qui riparte immaginando una musica che sia creativa, stimolante e soprattutto contemporanea. Un album frizzante, dinamico e senza cesure… In sintesi, un’ottima istantanea di Accordo Dei Contrari allo stato attuale. 


Marco Calloni

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