Giunta alla sua nona edizione, “Mare e Miniere” si conferma come un unicum nel panorama dei festival nazionali dedicati alla musica popolare in Italia, e questo non solo per il suo ricchissimo cartellone che si snoda lungo tutto l’anno, toccando i principali centri della Sardegna ed in particolare del Sulcis-Iglesiente, ma anche per la per l’alta qualità della sua proposta culturale con concerti, eventi e produzioni originali, tutti a bassissimo impatto ambientale e tenuti in luoghi particolarmente suggestivi. Nell’arco di poco meno di un decennio, grazie all’importante motore propulsivo ed organizzativo dell’Associazione Elenaleddavox, e alla direzione artistica di Mauro Palmas, questo festival ha visto arricchirsi man mano la sua proposta culturale, grazie anche al sostegno della Fondazione di Sardegna, della Regione Autonoma della Sardegna e dei diversi comuni coinvolti. Negli ultimi anni, particolarmente fortunata è stata anche la scelta di inserire nella programmazione la Serie di Seminari di Musica, Canto e Danza Popolare, diventata un appuntamento irrinunciabile per un numero crescente di musicisti, cultori ed appassionati, a cui è offerta l’opportunità di una settimana di vacanza-studio nel fascinoso Sulcis-Iglesiente, per approfondire i vari aspetti che caratterizzano le pratiche attuali degli strumenti, delle tecniche vocali e coreutiche tradizionali, partendo dall’apprendimento di brani e danze legate al repertorio della musica popolare.
Proprio in questa settimana di stages, tenutasi quest’anno dal 27 giugno al 2 luglio nella splendida cornice della Vecchia Tonnara “Su Pranu” di Portoscuso (CI), si coglie uno degli elementi di unicità di “Mare e Miniere”. Infatti musicisti esperti e semplici appassionati, hanno avuto modo di vivere da protagonisti la straordinaria esperienza di una vera e propria residenza artistica finalizzata alla realizzazione di produzioni originali e di un concerto finale, una sorta di grande laboratorio musicale assolutamente all’avanguardia dal punto di vista didattico e creativo. Rispetto alle edizioni precedenti, al corpo docente formato da Elena Ledda e Simonetta Soro (canto popolare), Pietro Cernuto (flauti di canne e zampogna), Nando Citarella e Nathalie Leclerc (percussioni e danze popolari), Alessandro Foresti (canto corale) e Giuseppe Molinu (ballo sardo), Simone Bottasso (musica d’insieme), e da Luigi Lai (launeddas), leggenda vivente della musica sarda e depositario del repertorio tradizionale del doppio flauto isolano, si è aggiunta quest’anno l’importante ed autorevole presenza del talentuoso percussionista e cantante italo-francese Carlo Rizzo, a cui è stata affidata la conduzione del corso di percussioni. Da segnalare, inoltre, l’introduzione del corso “Una Miniera di Idee” condotto da Agnese Ermacora e Giorgio Maria Condemi,
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiAJqIHzBUwjY_7nYO2pzEOK9HPb0w_8TPqnwlJN3x7lFqjHoRKjemBjNCeRZLNWShgQbTda9w8E0zdGXadrvxdIn09M8KxWrmTvgRomgxEQPog-9XavugwznfO_PGULWN37-rDO1agLg/s400/MareeMiniere5.jpg)
Ad aprire la serie di appuntamenti serali è stato il 27 giugno, lo spettacolo “Luxìa Contus de fèminas e maìa” in cui Elena Ledda e Simonetta Soro hanno portato in scena in racconti in lingua sarda di Maria Gabriella Ledda sulle straordinarie donne dell’Isola, intense figure figure femminili ritratte con ironia nella vita quotidiana, nella fatica, negli amori e nei dolori. Ne è emerso un affresco affascinante in cui vicende e luoghi hanno letteralmente catturato gli spettatori avvolgendoli in una dimensione familiare, nella quale sono riconoscibili personaggi del passato e del presente, con la loro unica e universale bellezza. Ad accompagnare ed arricchire la trama narrativa sono state le musiche di Mauro Palmas, Silvano Lobina e Marcello Peghin che hanno costruito la cornice sonora perfetta per esaltare la forza evocativa di questi racconti. La serata di martedì 28 giugno si è aperta con il solo di organetto di Totore Chessa il quale ha proposto al folto pubblico presente un affascinante viaggio sonoro attraverso la musica da ballo della tradizione sarda, proponendo una selezione dei brani del suo repertorio tra cui l’applauditissima “Su Ballu Brincu”. A seguire è stata la volta di Accordion Samurai, in versione quartetto per l’assenza del basco Kepa Junkera, ma con gli organetti di Markku Lepistö (Finlandia), Dave Munnelly (Irlanda), Simone Bottasso (Italia), e Riccardo Tesi (Italia) in grande spolvero.
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjO4QJ8EWjEHJLrdHlu1A4ib-vWqSWgiCY-74Zs-2C0bIWT3Ipt8AFogx7tcFQzm2siWpY9C_0TwbocSisDHTgZzyTOymjUt170RlN7r9NREXJgMBpowYevl2m6WDauqoOPdnp9RRHwsg/s400/MareeMiniere7.jpg)
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjA9LgQS63i1NExU7x99x7JyPID4csg1E6R51VCxNsEMhISP57YoqrDQy9WTre4DIMv4GOHVWimmLWJ85_kIk_NnAIwbxvfB6SJG9Xr-sGDU3zjOeXuG1EZedcG_Ixm9MOTNAcaahsKsQ/s400/MareeMiniere8.jpg)
La rassegna si è chiusa venerdì 1 luglio con la produzione originale con i docenti e gli allievi dei seminari i quali hanno portato in scena uno spettacolo inedito e non privo di tante belle sorprese. Dopo l’apertura di Luigi Lai con “Sant’Efisio”, è entrato in scena il coro diretto da Alessandro Foresti che ha proposto una bella versione di “Las Palomitas”, che ha fatto da preludio al duo Tra Scilla e Cariddi, anche in questo caso completamente inedito e composto da Pietro Cernuto e il giovane ma talentuosissimo Davide Ambrogio in quali hanno proposto due brani inediti composti, proprio durante i seminari. Spazio ai suoni del mondo con un medley di canti tradizionali norvegesi eseguito da una allieva scandinava e da Simone Bottasso all’organetto, e poi alle percussioni con Carlo Rizzo in trio con i suoi studenti. Una struggente ninna nanna composta da Alessandro Foresti ed eseguiti dal coro della classe di canto, ci ha condotto verso il gran finale con il Rosario sardo diretto da Simonetta Soro, l’omaggio ad Andrea Parodi con “Ruzaju” e una emozionante “Tempos” con tutto il cast di allievi e musicisti protagonisti in scena. L’edizione 2016 di “Mare e Miniere” proseguirà fino a fine anno con un programma di fitto di appuntamenti da non perdere tra Luglio ed Agosto e nel quale ci sarà spazio per una produzione originale che sarà annunciata a breve.
Salvatore Esposito
Tags:
I Luoghi della Musica