Considerato uno dei più autorevoli maestri del tamburo a cornice, Andrea Piccioni vanta un lungo percorso formativo e di ricerca che gli ha consentito, negl’anni, di sviluppare e sperimentare una originale tecnica esecutiva per utilizzare lo strumento a 360 gradi confrontandosi con qualsiasi contesto musicale, dal jazz alla world music fino alla musica contemporanea. Parallelamente all’attività artistica, il percussionista romano si è dedicato anche alla didattica tenendo non solo workshop, masterclass e lezioni-concerto in tutto il mondo, ma anche collaborando con la rivista “Percussioni” e dando alle stampe il volume dal titolo "Il tamburello italiano". A distanza di alcuni anni da quest’ultimo, Andrea Piccioni ha recentemente pubblicato il suo secondo libro “Il Ritmo della Parola” in formato ebook, al quale seguirà a breve la versione cartacea. Si tratta di un’opera interamente dedicata alla pratica del Solkattu (in lingua tamil significa: sol = sillabe, kattu = gruppo di), tecnica di vocalizzazione e conteggio del ritmo, propria della didattica musicale della tradizione del sud dell’India, solitamente utilizzata per suonare il kanjira, piccolo tamburo a cornice di circa 18/20 cm con una singola coppia di sonagli nella cornice ed una membrana in pelle di varano o di serpente. Rimasto profondamente affascinato da questa tecnica antichissima, tanto da lasciarsi influenzare nell’approccio stilistico, il percussionista romano ha sviluppato una metodologia che parte da essa e da alcuni dei suoi principi per diventare applicabile, non solo a qualsiasi genere musicale, ma anche ad altri strumenti o ancora al canto ed alla danza, e questo in ragione del fatto che il ritmo è una componente essenziale della musica. E’ per questo motivo, dunque, che quest’opera non si rivolge esclusivamente ai percussionisti, ma a chiunque abbia a che fare nella sua vita o nel suo lavoro con il ritmo, ed in particolare al pubblico occidentale, che spesso si confronta con generi musicali differenti, consentendo di ampliare la percezione ritmica e ponendo solide basi per l’accompagnamento o l’improvvisazione sia in solo che in ensemble. Nell’arco delle sue cento pagine, il volume si apre con un approfondimento sulle origini del metodo e le sue applicazioni dal gati, alle prassi esecutive nella musica carnatica, dall’applicazione del Solkattu, alle differenziazioni, fino al concetto di pulsazione, ciclo e ritmo, e la vocalizzazione. Si prosegue con la parte dedicata alla pratica con i cicli ritmici descritti in modo semplice ed efficace, tra esercizi, esempi e suggerimenti, tutti opportunamente contestualizzati, e frutto dell’esperienza e degli studi dell’autore. Man mano che si va avanti si svelano suddivisioni sempre più complesse ed impegnative come quelle dispari, il tutto impreziosito da tabelle, schemi, e diagrammi dalla grande efficacia didattica. Non manca una breve divagazione nella tradizione persiana, mentre in conclusione è proposta una composizione riassuntiva ed un glossario. Ad accompagnare lo studio, Andrea Piccioni ha predisposto sul suo sito personale una sezione riservata che raccoglie una serie di files audio con tutti gli esercizi presenti nel libro, disponibile inserendo il codice presente in ogni copia. “Il ritmo della parola” è, dunque, un lavoro prezioso non solo perché fa scoprire al pubblico una tecnica esecutiva molto antica, ma anche per la semplicità e l’efficacia del suo approccio didattico. Per acquistare il volume si consiglia di visitare il seguente link: http://andreapiccioni.net/shop/index.html.
Salvatore Esposito
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