Antoni O’Breskey – Sorkuntzaren Trenean. When Bach was an Irishman and Mozart a Gypsy Boy (Pamiela, 2015)

Polistrumentista eclettico e raffinato compositore, Antoni O’Breskey al secolo Antonio Breschi vanta un articolato percorso artistico che lo ha condotto, nel corso della sua lunga carriera, a pubblicare oltre trenta dischi, e a mettere in fila una lunga serie di collaborazioni musicali e ricerche, il tutto improntato alla continua esplorazione sonora attraverso tradizioni, stili e forme musicali differenti come nel caso del pregevole “Nomadic Piano. Ready To Sail”, pubblicato da AnimaMundi, e che lo vedeva protagonista di un viaggio in musica che partiva dall’Irlanda, attraversava il Mediterraneo per giungere negli Stati Uniti. A distanza di tre anni da quest’ultimo, lo ritroviamo con “Sorkuntzaren Trenean. When Bach was an Irishman and Mozart a Gypsy Boy”, particolare progetto musicale, realizzato per l’etichetta basca Pamiela, che lo vede mescolare i suoi attraversamenti sonori con la letteratura, affiancato dal poeta basco J. Angel Irigarai, il violoncellista Davide Viterbo, ed i violinisti Consuelo Nerea e Johnny McCarthy. Registrato presso l’Auditorium Vallisa di Bitritto in Italia, il disco ci offre la preziosa occasione di compiere un viaggio sonoro all’indietro nel tempo riscoprendo il legami che tengono insieme la musica classica e quella tradizionale, ripercorrendo i sentieri che hanno portato ad influenzarsi in maniera vicendevole in una osmosi continua fatta che dalle radici si apre alla nuova creazione. Durante l’ascolto si spazia, così, tra la Nona Sinfonia di Beethoven che sfocia in un tradizionale degli Appalachi (“Beethoven’s Irrintzi in The Appalachian Mountains”) alle composizioni di Mozart rilette prima attraverso influenze gypsy (“When Mozart Was A Gipsy Boy”) e poi quelle della tradizione folk scozzese (“Mozart in The Scottish Fields”), alle fughe di Bach che si colorano ora di sonorità Irish (“Bach Irish Dixie”) ora di solari spaccati tex-mex (“Bach’s Stormy Fuga… with his Secret Love To Mexico”) fino a toccare una partitura di Chopin che da Varavia a Granada si trasforma in un canto Jondo (“Chopin From Varsavia To Granada”). Ad intercalare il tutto sono gli interventi poetici del basco Irigarai, ma il vero momento da non perdere del disco è il finale in cui O’Breskey ci conduce in Irlanda per “O’Carolan’s Concerto Variations”, e “Bring Me Back To Conamara”. Ad accompagnare il disco è un libro di cinquantuno pagine in inglese e basco nel quale sono raccolti aforismi, racconti brevi, e riflessioni critiche su temi come la musica, l’arte, la cultura, la gastronomia e la sociologia. Insomma è si tratta di un disco appassionante ed appassionato che non mancherà di sorprendere quanti gli dedicheranno un attento ascolto. 

È possibile ascoltare e ordinare l’album online sia in formato digitale al prezzo di 8 euro (con libretto incluso), sia come copia fisica al prezzo di 15 euro + 2.50 di spedizione su Bandcamp.  

Salvatore Esposito
Nuova Vecchia