“È dalla prima edizione che avevamo in serbo di realizzare una raccolta di brani di Buscaglione. L’idea era quella di far partecipare artisti emergenti, passati sui palchi del premio, insieme ad altri più noti che si sentissero legati al progetto. Ci sono volute tre edizioni per costruire una rete di contatti che dimostrasse la credibilità e la solidità della nostra causa. È stato un lavoro lungo ma concreto. Un omaggio a più voci a uno degli artisti più sperimentali dell’Italia del dopoguerra. E un omaggio al nostro festival”, così Francesca Lonardelli, ideatrice del Premio Buscaglione presenta “Sotto il cielo di Fred”, splendido disco tributo realizzato per
per ricordare il mito senza tempo di una delle figure più imprevedibili ed originali della musica italiana, in grado di far convivere il fascino della poesia con lo swing notturno più cattivo. Prodotto dall’associazione Cultura Fea e Libellula Press, questo tribute album nasce con il doppio obiettivo di far conoscere il festival ad un pubblico quanto più ampio possibile e di raccogliere fondi per la nuova edizione, che come ogni anno si terrà a Torino. Sarebbe stato molto (forse troppo) semplice coinvolgere nel progetto i soliti noti della scena musicale italiana, magari andando a pescare anche tra gli artisti che scalano le classifiche, invece ad essere chiamati in causa sono stati alcuni dei principali protagonisti della nuova canzone italiana, per far risaltare in modo ancor più marcato tutta l’attualità del songbook di Fred Buscaglione. La folta pattuglia di artisti non si è tirata indietro, ma anzi ha dato vita ad un disco pregevolissimo, un instantanea perfetta di quello che è lo spirito che da sempre anima il festival. Così, Fred Buscaglione con il suo romanticismo, il suo swing, le sue atmosfere notturne pervade i dodici brani in scaletta, quasi il suo spirito si fosse reincarnato di volta in volta attraverso le varie esecuzioni. Le sue canzoni ritornano alla luce, volgono lo sguardo al presente modernizzandosi, e senza perdere la loro forma, vengono impreziosite dalla cifra stilistica dei vari interpreti. Si parte subito alla grande con le ottime riletture di “Nel cielo dei bars” di Brunori Sas e “Guarda che Luna” di quel geniaccio che è Dente, si prosegue con “Love in Portofino” colorata di elettronica da Paolo Benvegnù fino ad arrivare ad una travolgente “Eri piccola così” firmata da Bugo. Che dire poi della poesia di “Mi sei rimasta negli occhi” di Nicolò Carnesi con la complicità di Donato Di Trapani o di “Teresa” proposta in chiave electroswing da Lo Stato Sociale o ancora dei Perturbazione che mettono la firma su una bella resa di “Sigaretta”. Completano il disco la versione reggae di “Juke Box” interpretata dai The Sweet Life Society, il rock flamenco di “Porfirio Villarosa” degli Etruschi From Lakota, e una gustosa “Voglio scoprir l’america” dei Venus In Furs. “Sotto il cielo di Fred” è, dunque, un gioiello imperdibile non solo per quanti conoscono ed amano il repertorio di Buscaglione, ma anche per tutti coloro che mano la canzone d’autore italiana.
Salvatore Esposito
Tags:
Storie di Cantautori