Fattosi notare circa dieci anni fa grazie ad Hybla, il suo disco d’esordio, Carmelo Salemi è un virtuoso del friscalettu, flautino tipico della tradizione siciliana del quale è anche abile costruttore. Nel suo percorso musicale il musicista di Sortino vanta prestigiose collaborazioni con Rosa Balistreri con la quale ha avuto modo di cantare qualche anno prima della sua scomparsa, e con Angelo Branduardi che lo ha diretto nel progetto I viaggi di Gulliver, ma soprattutto una intensa attività live che lo ha condotto ad esibirsi sia in Italia che in Europa. Il suo nuovo album, Le Danze di Syraka, inciso con Tarabballà, rappresenta una ulteriore evoluzione del suo intenso percorso di ricerca attraverso le sonorità del Mediterraneo e ci consegna quattordici brani originali sospesi tra la tradizione siciliana e istanze world. Salemi ci offre uno spaccato non solo sulla musica della sua terra ma ci schiude le porte a tutte quelle sonorità che nel corso dei secoli si sono insinuate in essa, ed in parallelo ci racconta storie di un tempo passato legato alla ruralità dei pastori e dei contadini siciliani che al calar del sole ritrovandosi intorno al fuoco, stemperavano la fatica suonando e ballando. Dal punto di vista musicale il disco presenta un suono coinvolgente nel quale ritmiche e sonorità stratificate si dipanano in grande armonia sospesi tra momenti riflessivi e spaccati coreutici. Al centro della linea melodica c’è ovviamente il friscalettu che funge da traino e allo stesso tempo disegna intrecci e arabeschi che impreziosiscono le ritmiche dei vari brani. Durante l’ascolto spiccano brani come la sinuosa Jennu, o la trascinante Canti Canti ma soprattutto Bella A La Festa Vai, un brano dalle timbriche interessanti caratterizzato da un testo semplice ma allo stesso tempo efficace. Nel complesso Le Danze di Syraka è un disco gradevole e che si lascia ascoltare con grande piacere e che siamo certi verrà apprezzato moltissimo dagli appassionati di world music come da quelli della tradizione siciliana.
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